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DIRETTORE: FRANCESCO PICCIONE

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DE ANTONI ALUMINIUM CABLES DOTTO ALIMENTAZIONE

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CAVI AUDIO
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De Antoni Aluminium Cables
Dotto Alimentazione


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CAVI AUDIO | DE ANTONI ALUMINIUM CABLES DOTTO ALIMENTAZIONE

DISTRIBUTORE
ACUSTICA APPLICATA
Via Roma, 79. 55027 Gallicano (LU).
Tel. 0583.73.03.22.
www.acusticaapplicata.com
Marchi distribuiti: AVALON ACOUSTICS; DAAD; DE ANTONI ALUMINIUM CABLES.

COSTO (listino 2008):
De Antoni Aluminium Cables
Dotto Alimentazione
Euro 2.832,00 (100 cm)


FOTO
Cavo di alimentazinoe De Antoni Aluminium Cable Dottto Alimentazione

ANTEPRIMA NAZIONALE!!
LABORATORIO ESOTERICO
CAVI DI COLLEGAMENTO
DE ANTONI ALUMINIUM CABLES
DOTTO ALIMENTAZIONE
CAVO DI ALIMENTAZIONE ESOTERICO
CON CONDUTTORI IN ALLUMINIO E SMORZATO
IL SUONO DELLA PERFEZIONE AMAGNETICA
DI ANTONIO COTZIA

Il mercato audio è pieno di accessori. Molti sono inutili, altri futili, alcuni voluttuari, parecchi aberranti. Ogni tanto qualcuno si erge dalla mischia, magari senza clamore e senza che qualcuno lo scorga, perché si tratta di un oggetto "schivo e modesto nel carattere". Per poi scoprire alla fine che è un grande…..


PREMESSA

Questo numero quasi interamente dedicato alla elettricità ed alla rete elettrica, ci offre lo spunto per testare un cavo di alimentazione.
I cavi di alimentazione sono oggetto di dibattito in tutti i luoghi in cui si parla di alta fedeltà. Qualcuno li definisce indispensabili per il conseguimento di migliori prestazioni; altri li giudicano poco influenti sul risultato finale per cui ritengono superfluo investire forti somme di denaro su questi accessori; altri ancora li reputano totalmente inutili.

La posizione di HFG - ed anche la mia - è risaputa e consiste nella utilità di questi accessori nel loro complesso. Uno solo pur utile non fa molto, ma l'utilizzo di più cavi realizzati con criterio, contribuisce in modo determinante al miglioramento delle prestazioni sonore. Soprattutto, la loro disposizione, come descritto in un altro articolo in questo stesso numero di HFG, ad opera del nostro direttore.

Qualche mese addietro, costui mi comunicò che erano arrivati in redazione una famiglia di cavi realizzati in modo atipico di una giovane ditta italiana denominata De Antoni Aluminium Cables, specializzata nella realizzazione di cavi di collegamento con conduttori in alluminio. In questo articolo vi parlo del cavo di alimentazione.

LA DE ANTONI ALUMINIUM CABLES

Si tratta di una ditta italiana creata da Manlio De Antoni che realizza cavi con conduttori in Alluminio.
Contrariamente al rame ed agli altri metalli, il costruttore ci comunica che i fili di alluminio non possono essere lavorati industrialmente, per cui tutti i cavi sono realizzati singolarmente a mano. Ma non è solo questa la caratteristica della produzione De Antoni. La tipologia geometrica dei cavi, tra l'altro, prevede l'utilizzo delle sezioni differenziate, la schermatura aggiuntiva, la struttura elicoidale, multiconduttori e l'utilizzo di un particolare materiale di rivestimento dei cavi con elevato isolamento termoacustico.

Come potete vedere sono cavi atipici che meritano la nostra e vostra attenzione. In particolare l'alluminio è un materiale amagnetico per cui dovrebbe fornire prestazioni sonore diverse dal solito. Il direttore, mi fa sapere tra le altre cose, che i cavi in alluminio hanno un suono particolare e spesso non vanno molto bene, anche a causa della architettura utilizzata dagli altri costruttori. I cavi De Antoni sono realizzati con architetture capaci di permettere un ottimo trasferimento del segnale, per cui è con molta curiosità che effettuiamo questi test.

La De Antoni, per le informazioni in mio possesso, realizza tre serie di Cavi: Dotto, Eolo e i nuovissimi Nano. Noi abbiamo ricevuto il cavo di interconnessione Nano e l'intera famiglia dei cavi Dotto, di cui quello di alimentazione è l'oggetto della nostra prova in anteprima Nazionale.

I cavi De Antoni sono distribuiti in Italia dalla Acustica Applicata, di cui abbiamo intervistato uno dei soci, il più conosciuto, Italo Adami. On-line troverete attualmente una anticipazione, mentre l'intera intervista sarà pubblicata nel prossimo numero di HFG e devo ammettere che è molto interessante.

IL DOTTO ALIMENTAZIONE

Questo cavo di alimentazione si presenta in modo elegante e ottimamente costruito. E' dotato di spina Schuko di notevole solidità, come la presa IEC lato elettronica. Il rivestimento è quello utilizzato in tutti i cavi Dotto in nostro possesso. Si tratta di un materiale morbido che funge da isolante termoacustico, in grado di mantenere inalterate le prestazioni del cavo nelle diverse stagioni, consentendone anche il suo smorzamento.

La struttura interna è composta da 4 + 4 conduttori in alluminio a sezione differenziata e doppio isolamento in alluminio. La struttura geometrica a doppia elica. La lunghezza disponibile è di 100 o 150 cm.
Il cavo è discretamente flessibile, considerato la sua mole, ma non flessibilissimo, fattore da tenere presente per il suo utilizzo.

CONDIZIONI DEL TEST

L'impianto con cui abbiamo effettuato il test è uno della redazione: la Sala 2.
Abbiamo testato il cavo in questo impianto perché attualmente si trova l'amplificatore integrato Accuphase E 203, da 70 watt, di cui 10 in Classe A, con topologia Cascode. Si tratta di un integrato che quest'anno compie ben 30 anni di onorato servizio ed ancora oggi è in grado di rivaleggiare con numerosi componenti "moderni", buoni solo per fare il caffè. Pur utilizzato negli altri impianti, la nostra decisione di testarlo con questo, risiede nel fatto che con un solo cavo di alimentazione, si porta energia al componente principale dell'intera catena audio, escluso il giradischi analogico e quello digitale. Ciò permetterebbe un giudizio più efficace sulle sue prestazioni, poiché con un solo cavo abbiamo alimentato il cuore dell'intero impianto.

Gli altri componenti dell'impianto sono un lettore universale di CD, SACD e DVD Audio (il Denon DVD 2200) ed il giradischi Michell Transcription Hydraulic Reference, glorioso giradischi dotato di braccio SME 3009 e testina Sumiko Alchemist IIB, entrambi dotati di cavi di alimentazione upgradati. I diffusori sono dei mini della Chario, di buon livello, ma pur sempre mini. La scelta di operare il test con questi diffusori - che presto dovrebbero essere sostituiti con un diffusore di notevoli dimensioni e classe hi-end - è stata dettata dall'esigenza di verificare le prestazioni del Dotto Alimentazione con questa tipologia di diffusori, che rappresenta l'85% degli impianti degli audiofili italiani (minidiffusori-integrato-sorgenti).

L'ASCOLTO

Dopo avere ascoltato per diversi giorni in configurazione con cavo di alimentazione tradizionale, decidiamo di collegare il cavo Dotto.
Subito, la prima impressione è stata incredibile: un'autentica rivoluzione sonora, roba da non credere. Ancora oggi, sia io che il direttore, rimaniamo sempre di stucco quando proviamo certi cavi di alimentazione, perché sembra impossibile che possa introdurre miglioramenti (o peggioramenti) al suono di un impianto. Ormai però ci siamo abituati a questa realtà, che pur strana ha del fondamento tecnico, come si evince dalla lettura dell'articolo dedicato alla rete elettrica.

Rispetto al cavo preesistente, un normale cavo tripolare da 2,5 cm2 di sezione, dotato di spina da 16 A, che introduce miglioramenti sonori rispetto al classico cavo in dotazione, il suono si allarga improvvisamente, migliorando tutti i parametri sonori, in particolare pulendo tutto lo spettro da microrisonanze. Migliorano la trasparenza, il microdettaglio, ma il parametro più evidente è l'allargamento della banda riproducibile, rendendo più nitidi le bassissime e le altissime frequenze. I parametri migliorano in modo tale che sembra sia stato cambiato qualche componente audio, mentre si tratta solamente del miglioramento introdotto con l'utilizzo del Dotto Alimentazione.

I miglioramenti sono talmente tangibili che viene difficile fare una recensione, come in genere lo è per quanto riguarda i cavi di alimentazione. Fosse stato un cavo di potenza, si sarebbe potuto disquisire sulle particolarità, differenze, prestazioni. Ma si tratta di un cavo di alimentazione in cui bisogna indagare soprattutto se funziona. Il Dotto funziona egregiamente, talmente bene che sembra di sostituire un'elettronica anziché il cavo.

La sua capacità di migliorare l'estensione in gamma bassa, la trasparenza, il microcontrasto, la dinamica, il dettaglio, sono indice del fatto che all'amplificatore perviene una buona tensione, priva di disturbi aggiuntivi introdotti.

Abbiamo provato altri cavi di alimentazioni, tutti però tradizionali, che abbiamo racimolato nei nostri cassetti, frutto di diversi esperimenti; anche se qualcuno si è ben comportato, il Dotto è sempre stato superiore, segno che la sua architettura funziona egregiamente. Tra l'altro, il miglioramento dei parametri non avviene a scapito del controllo, situazione che a volte succede quando il miglioramento è fittizio. Aumentando l'estensione della banda passante, questa è restituita con un controllo maggiore rispetto agli altri cavi utilizzati.

Migliorando l'estensione verso la gamma bassa, migliora anche la spazialità.
La migliorata trasparenza, permette di intravedere meglio gli strumenti disposti nel palcoscenico immaginario (immaginario appunto, perché spesso le registrazioni, come scritto dal direttore in una ormai famosa serie di articoli sulla qualità della registrazione, sono effettuate in modo totalmente diverso da come se lo immaginano gli audiofili). E' possibile quindi percepire maggiormente il pizzicato del contrabbasso all'interno di uno stage sonoro già ricco di strumenti musicali; oppure il coro appena accennato insieme all'orchestra, disposto in modo omogeneo e centrato in fondo allo stage.

Un altro parametro che migliora in modo evidente è la naturalezza.
Si tratta di un miglioramento non secondario, palpabile, che rende più veritiere le voci, sia femminili che maschili. Nell'LP difficilissimo della GRP, dal titolo Timeless, di Diane Schuur, la voce della cantante viene riproposta nella sala di ascolto, in modo molto più evidente rispetto a quando faccia l'amplificatore dotato di un cavo di alimentazione normale ma truccato.

Persino la dinamica migliora.
Sempre nello stesso LP ad esempio, vi sono momenti di grande orchestra jazz che suona ritmata con brevi ma intense escursioni dinamiche. Con il cavo tradizionale, la dinamica è piuttosto appiattita, che coniugata alla scarsa dinamica dell'LP, suona tutto come fiacco. Indubbiamente la dinamica unita ad un maggiore controllo dei transienti, fanno pensare al cambio del giradischi, dei diffusori o dell'elettronica, non certo ad un cavo di alimentazione. Ma bisogna prendere atto che questo è quello che si percepisce chiaramente, anche con un impianto che non è certo paragonabile a quello presente nella Sala 1 o al mio.

Anzi, sicuramente la qualità di questo cavo serve soprattutto in quegli impianti dove non è possibile apportare modifiche, come ad esempio il cambiamento dei diffusori, sia per motivi economici o meglio per motivi logistici. In questo caso il Dotto potrebbe contribuire a migliorare ciò che si ritiene non possibile, mantenendo inalterato l'intero impianto.
Ciò non vuol dire che con gli impianti di notevole qualità il Dotto Alimentazione sia inutile. No, anche in quei casi contribuirà a fargli esprimere il massimo delle loro prestazioni.

Passando all'ascolto della musica sinfonica, indubbiamente la differenza con il cavo classico si fa maggiore.
Il Dotto dona nuova linfa all'esecuzione, mettendo maggiormente in evidenza le singole presenze in un insieme orchestrale. Anche i pieni orchestrali, sia con LP che con il CD, sono un'altra cosa, dipanando perfettamente gli strumentisti, nonostante il suono provenga da un minidiffusore. Sia chiaro: non è che improvvisamente il minidiffusore riesce a riprodurre la grande orchestra sinfonica. Solamente che riesce a fare un lavoro migliore che in precedenza.
L'emissione delle frequenze medie ed alte è maggiormente raffinata. I violini in particolare sono lignei e setosi, e si possono distinguere singolarmente pur amalgamati insieme a tutti gli altri. Mi rendo conto che anche la risoluzione è migliorata.

In gamma bassa, come detto precedentemente, il maggiore apporto di energia pulita, contribuisce a migliorarne l'estensione. Si nota con l'organo. Prima vagamente accennato, diviene discretamente accennato e considerato le dimensioni lillipuziane del woofer, direi che si tratta di un ottimo miglioramento.

CONCLUSIONI

Non è facile effettuare la prova di ascolto di un cavo di alimentazione.
Non perché sia impossibile scorgere le differenze con un cavo classico, ma semplicemente perché il miglioramento è talmente evidente e tangibile che è praticamente inutile scrivere dall'inizio alla fine una sola parola: miglioramento!

Con questo cavo di alimentazione sembra di avere fornito all'amplificatore una energia dotata di un numero di ottani doppio rispetto a quella presente nella vecchia benzina super. Ma ciò non solo dal punto di vista quantitativo; soprattutto dal punto di vista qualitativo, che senza mezzi termini, in rapporto ai parametri audiofili, posso quantificare in un buon 60% in più.

Sicuramente l'atipicità del progetto contribuisce all'ottenimento del risultato sonoro riscontrato.
Sicuramente ha contribuito l'utilizzo dell'alluminio come conduttore, che sappiamo essere amagnetico per cui foriero di risultati eccezionali nel trasporto della tensione elettrica, per la sua reticenza a creare campi elettromagnetici; ma anche le altre caratteristiche costruttive non sono da meno. Si tratta quindi di un cavo in grado di migliorare le prestazioni di qualsiasi impianto, secondo me, grazie all'impiego dell'alluminio come conduttore.

Il costo per entrare in possesso di questo oggetto, è alto, ma si tratta di un oggetto realizzato interamente a mano. La realizzazione di uno di questi cavi richiede decine di ore ed una abilità manuale fuori del comune. Di conseguenza anche la produzione è limitata, tutti fattori che incidono sul prezzo finale.

HFG è lieta di dare il benvenuto nel mondo dell'hi-end a questa giovane ditta italiana De Antoni Aluminium Cables con il suo cavo di alimentazione Dotto. D'ora in poi, se siete in procinto di acquistare il cavo di alimentazione adatto ai vostri scopi, dovete considerare questo marchio alla pari di altri più blasonati concorrenti. La particolare costruzione di questo cavo glielo permette. Vedremo prossimamente se anche gli altri cavi Dotto saranno all'altezza del loro fratello…. Nel frattempo, contattate Acustica Applicata segnalando questo articolo, per la conoscenza diretta di questo cavo. Fateci sapere l'impressione che avrete.

Prof. Antonio Cotzia

IMPIANTO UTILIZZATO PER IL TEST

Impianto della redazione Sala 2
Sorgente Analogica:
Giradischi: Michell Transcription Hydraulic Reference Turntable;
Braccio: SME 3009;
Fonorivelatore MC: Sumiko Alchemist IIB.
Sorgente Digitale: Lettore Multistandard Denon DVD 2200.
Amplificatore integrato: Accuphase E 203.
Diffusori: Chario da stand
Tavolino: autocostruito
Cavi: tradizionali; di potenza: The Music Dream.

SOFTWARE
Diane Schuur, Timelees, GRP (LP).
Rebecca Bakken, "The art of how to fail". Emarcy. 2003.
Camille Saint-Saens, "Symphony n. 3 Organ". Dorian. 1998.
Anna Tatangelo, "Mai dire mai". GGD. 2008.


TEST
HI-FIGUIDE N. 16 - DICEMBRE 2008

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