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SUBLIMA YASODA 1
CAVO D'INTERCONNESSIONE PER GIRADISCHI
DI GIORGIO CAPELLI
PREMESSA
Il test e la conseguente recensione di un componente audio, per quanto eseguite con tutte le accortezza del caso (set-up ottimale dell'impianto, perfetta conoscenza del suo comportamento, famigliarità dell'ambiente in cui i test avvengono, ecc.) sono, per certi aspetti, un esito soggettivo e non oggettivo.
Le peculiarità della catena hi-fi (la dinamica, l'efficienza, la timbrica) nella quale viene inserito il prodotto da recensire e il grado di interazione con il prodotto in test influiscono in certa misura sulle risultanze finali e quindi sul giudizio del recensore.
Fin qui nulla di trascendentale o nuovo. Ma nemmeno di eresia si tratta.
La precisazione si ritiene doverosa per sottolineare ai lettori come i giudizi di una recensione non possono che essere soggettivi: soggettività intesa ovviamente come subordine di certi parametri (cioè le caratteristiche soniche dell'impianto utilizzato nel quale viene testato il prodotto e il grado di interazione con l'oggetto del test) che sono peraltro univocamente proprietà e elemento distintivo in e di quel preciso impianto. Nulla toglie, anzi sovente succede, che il medesimo prodotto inserito in impianti/ambienti diversi possa condurre a giudizi per certi aspetti non perfettamente allineati a quanto letto.
YASODA 1
Mentre mi accingo a stendere queste righe di commento alla prova, penso a quanto buffi e ingenui sono coloro i quali (non tanti, per fortuna) ostinatamente si impuntano a confutare le influenze di "una treccia di fili metallici" sulle caratteristiche soniche di un impianto. Se poi questa "treccia" e' della lunghezza di 50 cm. su un totale di cavetteria che spesso si aggira sui 4-5 metri per ogni canale, le accuse di eretico e di allucinato sono garantite. Ma lasciamo costoro al loro "Cantico dei drogati" e alle loro paure cantate dal genovese poeta che rispondeva al nome di Fabrizio de Andrè per smentirli una volta in più. Se mai occorresse.
Certamente a quelle schiere di bradipo-lenti non appartiene Alex Cereda da diversi anni attivo produttore di cavi di interconnessione (fra l'altro). Non credo utile dilungarmi sulle sue esperienze e produzioni: per questo, andatevi a leggere l'intervista raccolta durante il MILANO HI-END del febbraio 2001.
Dopo aver raccolto minuziose informazioni sulla configurazione della parte analogica del mio impianto e sulle specifiche del phono Aloia…… cosa c'entra? Beh, siete un po' disattenti…. Se rileggete l'intervista con Alex Cereda, vi accorgete che la Sublima fornisce cavi configurati ad-hoc secondo le specifiche elettriche delle elettroniche nel quale saranno inseriti. Dicevo, solo dopo questo primo colloquio telefonico mi e' stata recapitata la coppia di cavi che vedete nelle foto a corredo.
Balza all'occhio la cura costruttiva e l'utilizzo di connettori dorati di valida fattura. A questo proposito devo dire che ho apprezzato il loro solido serraggio negli ingressi/uscite delle elettroniche: a tutto vantaggio del miglior contatto e trasmissione del segnale.
Qualcosa in più va detto sulla tecnica costruttiva del cavo.
I materiali pregiati usati sui quali Alex non e' entrato nel dettaglio, ma adeguatamente descritti nella citata intervista, sono in configurazione di intrecciatura lasca e singolarmente schermati e inguainati; il tutto ulteriormente incamiciato con cura in un particolare polimero. Gli spezzoni terminati con forcelle (anch'esse dorate) che spuntano dai quattro capi sono destinati ai collegamenti di massa fra pre-phono e pre di linea. E' il frutto di quella particolare attenzione cui accennavo in apertura.
Venendo al materiale usato per le prove, mi sono servito di vinili d'ottima fattura con registrazioni must nel loro genere:
* Mingus! Mingus! Mingus! Mingus! - Charlie Mingus su 180 gr. Impulse
* Rio after dark - Ana Caram su 180 gr. della Chesky Records
* Children of Sanchez - Chuck Mangione su 180 gr. della A. & M. Records.
La prova a confronto si e' svolta utilizzando come parametro di riferimento il cavo phono (pre-pre / pre-linea) THE MUSIC DREAM nella versione appena sopra l'entry level, il Perfect Wire. A monte di questo il braccio Syrinx cablato Van Den Hul, il fonorivelatore Immutabile Music Spirit (MC bassa uscita) e dopo il pre di linea il cavo di interconnessione TMD Perfect Wire HD.
Si tratta di un confronto fra due filosofie costruttive diverse:
lo Yasoda presenta conduttori, di sezione contenuta, in metalli pregiati (o rivestiti) con particolari polimeri e poliammidi che, come dichiara il costruttore, stante la loro elevata stabilità in presenza di umidità o calore sono particolarmente idonei ad un miglior trasferimento di energia, dato che la temperatura interna rimane abbastanza stabile nel tempo.
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La filosofia The Music Dream si affida, invece, a diversi tipi di rame OFC, dal peso specifico differente, con sezioni di conduttori particolarmente minute e di maggior impegno costruttivo come la tecnologia Trex Wired®. Per il dettaglio rimando al sito web della The Music Dream .
RODAGGIO
Alex Cereda dichiara di fornire i cavi già rodati mediante una speciale apparecchiatura che consente all'utilizzatore finale di evitare le stressanti attese tipiche del cavo brand new. Questo pre-rodaggio (che Cereda esegue ad alta temperatura) serve a stabilizzare meccanicamente il cavo alle risonanze e a ridurre i cristalli molecolari; il rodaggio si conclude poi definitivamente nell'impianto dell'utente finale con l'uso. In effetti devo dire che non ho notato variazioni sostanziali, se non un lievissimo aumento della luminosità dell'emissione, dopo 4 giorni di ascolti per un totale di circa 20 ore. Sicuramente un buon punto di forza in quanto, con questo accorgimento, si riesce a valutare con ottima approssimazione fin dall'inizio l'influenza della produzione di cavi Sublima sugli impianti nei quali vengono inseriti;
IMPRESSIONI DI ASCOLTO
DINAMICA E DETTAGLIO
Il comportamento dello YASODA 1 e' in linea generale sicuramente positivo.
Risposta coerente con dettaglio ben definito, così è l'informazione proveniente dai delicati campanelli (passatemi il termine, ma e' quello che meglio mi viene) affogati in un palcoscenico ampio e colmo di strumenti come nel brano Viola fora de moda della Caram (Chesky Records stupendo, ve ne consiglio l'acquisto per l'incisione, la qualità artistica e la voce di Ana Caram); il tintinnio perviene senza esitazioni, coerente, nitido, nonostante l'impressione che l'artista abbia fatto un piccolo arretramento.
SOUNDSTAGE
Valido comportamento anche sotto questo aspetto: non ho riscontrato buchi o "accastamenti" musicali anomali (cioè se già non presenti nell'incisione) salvo alcune incertezze, con tendenza a stringere oltre misura la posizione degli strumenti quando si e' trattato di gestire la riproduzione dei passaggi più impegnativi della Fanfare di Chuck Mangione. Una piccola tendenza ad attirare verso il centro del palcoscenico virtuale anche strumentisti che abitualmente ascolto con un maggior respiro e aria circostante. Comunque passaggi così potenti, impegnativi e complessi non sono facilmente riscontrabili nella produzione musicale abituale quindi posso considerare questo atteggiamento del cavo come una debolezza accettabile.
COERENZA NELLA RIPRODUZIONE
Lo spettro delle frequenze medie e medio-alte si e' riproposto con naturalezza, caratterizzato da una lieve opalinità che a tanti potrebbe piacere, specie se inserito in impianti caratterizzati da emissioni tendenti alla freddezza; la voce della Caram era come la conoscevo. Lieve tendenza alle sibilanti.
La gamma bassa. La prova effettuata (il vinile di Mingus e' veramente "potente" sotto questo aspetto) ha messo in luce un cavo caratterizzato da un controllo della gamma austero direi quasi monastico. I possessori di impianti con bassi gonfi, scarso rigore di emissione o semplicemente per contenere bassi esuberanti, dovrebbero trovare un buon giovamento dall'utilizzo di questo Yasoda 1.
CONCLUSIONI
Direi che non rimane molto da aggiungere.
Lo Yasoda 1 e' un entry level, più indicato per giovani appassionati MA già in grado di apprezzare le differenze fra impianto ed impianto, che come cavo definitivo in impianti hi-end o esoterici.
Prodotto che, nel complesso, ha ben figurato: in questa fascia di utenza, con questo prezzo non presenta punti di debolezza che ne mettano in discussione l'accettabilità sul mercato.
Può tranquillamente reggere il confronto con cavi commerciali anche di prezzo sensibilmente superiore.
Giorgio Capelli
IMPIANTO UTILIZZATO PER IL TEST
GIRADISCHI ANALOGICO: Pierre Lurné J1. BRACCIO DI LETTURA: Syrinx PU3. PICK-UP: Immutable Music, Transfiguration Spirit MC
LETTORE CD: Lector CDP7
PRE-PRE: Bartolomeo Aloia VTPA SP. PREAMPLIFICATORE DI LINEA: Audia Pre. FINALE DI POTENZA: Audia Flight 100
SISTEMA DI DIFFUSIONE DEL SUONO: ESS AMT 330.
CAVI DI COLLEGAMENTO
THE MUSIC DREAM®
ACCESSORI
Macchina lavadischi: VPI 16.5.
TAVOLINI PORTAELETTRONICHE:
HI-FIGUIDE© The Rainbow©
TEST
HI-FIGUIDE n. 1 - Maggio 2007
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