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FINALE DI POTENZA PROFESSIONALE QSC 900 Di Giorgio Capelli Data Pubblicazione: 14/01/2000
PREMESSA
Tutti voi siete ormai perfettamente a conoscenza dello scopo di HI-FIGUIDE: quello di divulgazione della qualità audio, in particolare il corretto ascolto hi-fi o, meglio, la corretta riproduzione del suono.
Proprio per questo motivo la rivista assume connotazioni particolari e nella sezione dedicata all'Alta Fedeltà Esoterica è spiegato quali sono gli apparecchi che rientrano nel nostro concetto di hi-fi (Standard Minimo), quello esoterico ed hi-end, e quali no.
Questo non vuol dire che all'infuori di questi prodotti audio non esista nulla o che tutti gli altri siano pessimi. Tutt'altro. Solamente che sono destinati ad usi specifici, che si scontrano con i requisiti da me stabiliti per la riproduzione sonora di tipo esoterica, più simile ad un evento dal vivo che altro.
Per distinguere i prodotti che a noi interessano, quelli destinati alla corretta riproduzione del suono in ambito domestico, dagli altri ed al contempo tenere informati i nostri lettori dell'esistenza di altri prodotti, ho creato per quest'ultimi la sezione "Oggetti dell'Altro Mondo...", inserita all'interno dei nostri Test.
Adesso gustiamoci la prova di quest'oggetto destinato al mercato professionale, in cui il lettore Giorgio, ben evidenzia la diversità di caratteristiche sonore tipiche di questi oggetti. Diversità scaturita, lo ripeto nuovamente, dalla destinazione d'uso e da nient'altro.
Francesco S. Piccione
QSC 900 Il sistema professionale che si presta alla riproduzione amatoriale? Di Giorgio Capelli
La curiosità è nata dalla disponibilità di un finale QSC gentilmente fornitomi dall'amico nonché importatore esclusivo per l'Italia Stefano Cantadori, titolare dell'Audiolink S.n.c. di Parma, che ringrazio per la sua gentile collaborazione.
Innanzi tutto vediamo di capire chi è questa QSC: è californiana di Costa Mesa, fra i principali (c'è chi dice il migliore) produttori al mondo d'apparecchiature destinate all'audio professionale. Nel loro catalogo prodotti sono presenti, fra l'altro, 'mostri' dell'amplificazione da qualche migliaio di watt, in grado di pilotare anche stadi di calcio e concerti tipo Woodstock! I prezzi? Beh, vi dico solo che attualmente hanno in promozione un ampli da circa 20 kg al prezzo di 900 $ che eroga qualche centinaio di watt (per dettagli www.qscaudio.com).
Per l'improbabile prova ho utilizzato uno dei fratellini minori presenti nella linea definita economica: il QSC Usa 900, in grado di erogare 240W per canale su 8 ohm, fattore di guadagno 40 (32db), fattore di smorzamento 200, 15 kg di peso. Surdimensionato? Certamente, ma ve l'ho detto è uno dei fratellini minori…..
Ebbene si, non ho resistito alla tentazione: l'ho aperto e ne ho potuto verificare l'ordine costruttivo, la presenza di un trasformatore, che da solo ad occhio si porta via almeno un terzo del peso complessivo, una ventola di raffreddamento, due file da 8 coppie di transistor, ecc. Sul retro gli ingressi bilanciati e sbilanciati, il regolatore di filtro passa basso 30/50 Hz (con otto posizioni, uno per canale),
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le uscite che accettano le comuni RCA e le fuorilegge forcelle, i due regolatori di guadagno (da 0 a -40). Completo, ma come suona? Devo affermare che al momento della prova non avendo preamplificatori a disposizione ho collegato direttamente il mio fedele lettore di cd Lector CDP 7 agli ingressi dell'ampli (ho usato una configurazione semibilanciata avendo questi cavi a disposizione), dovendo peraltro agire pesantemente sui due regolatori di guadagno posti sul retro del QSC pena lo sconquasso dei diffusori Ultrasound Stratos Light (96 db!!) e dell'ambiente. I risultati della prova vanno letti, quindi, tenendo anche in considerazione l'assenza del pre e la conseguente azione, ripeto alquanto pesante sul guadagno (quasi alla massima chiusura). Cavi di potenza Ultrasound (solid core). Per maggiori dettagli sul mio impianto, accedete a questa pagina.
Dicevo dell'effetto. Beh, impressionante, a dir poco impressionante. Il basso perfettamente controllato e vigoroso, scena così scolpita che il miglior scultore di marmo non saprebbe riprodurre, focalizzazione estrema. Tutto bene allora? Mah, come sempre in tutti gli ascolti, bisogna dire "dipende dai gusti".
Certo è che le alte frequenze si fanno un po' taglienti e non è perdonato il benché minimo difetto, imperfezione del supporto o incertezza del vocalist (tutte le 'sssss' sono tendenti al sibilo se la cantante ha questa caratteristica o comunque tendenza) e strumentista di turno. E' comunque consigliato un ascolto breve, pena un certo affaticamento (un paio d'ore già sono tante, a mio avviso).
Pregi o difetti? Dipende. Tutto dipende da come si intende ascoltare. Certo che questo è un ampli spietato ma la destinazione finale non è quella dell'uso amatoriale peggio se evoluto (religioso silenzio, massima concentrazione, luce soffusa) e quindi, in fin dei conti, potremmo dire pregi. Ancor più in considerazione del prezzo che dovrebbe aggirarsi poco al di sopra del milione. Certo che se fosse posto in vendita per usi 'consumers' (cosa adesso non prevista) per ascoltatori 'relativamente concentrati' potrebbe rivelarsi a 'real bargain'.
Dimenticavo! L'aspetto è certamente spartano ed essenziale ma ai P.A. non è richiesto il frac e poi la potenza è certamente esagerata per uso casalingo…. Chissà come avrebbe cantato se avessi avuto la possibilità di trattenerlo e provarlo con qualcuno di quei pre che ho in testa e magari con due belle coppie di cavi solid-core a sezione maxi.......
Nota dell'autore Ribadendo, come mai mi stancherò di osservare, che i giudizi d'ascolto, proprio per il fatto di essere giudizi e non sentenze legali, riflettono i gusti musicali personali, non potranno mai avere requisito di certificazione di un impianto (né in senso positivo né, tantomeno, negativo): solo l'orecchio, le attese personali potranno essere il miglior punto di riferimento per qualsiasi impianto. Tuttalpiù possono essere letti in chiave di caratteristiche di base peraltro influenzabili da ciò che sta a monte ed a valle dell'oggetto in prova.
Giorgio Capelli
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