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LABORATORIO ESOTERICO ESPERIMENTI ESOTERICI SERIE: OPERAZIONI DI MESSA A PUNTO DENSEN AUDIO TECHNOLOGIES BEAT & OM DEMAGIC CD SMAGNETIZZANTE PER IMPIANTI AUDIO (E NON SOLO….) LA RIVOLUZIONE SONORA…. DI FRANCESCO S. PICCIONE
Gli accessori audio spesso sono una burlata, creati apposta per fare arricchire il produttore. A volte però ci sono accessori che funzionano, ed anche bene. Rarissimamente si trovano accessori audio la cui natura e funzione sembrano mutuate dalla dottrina esoterica, in grado di rivoluzionare il concetto di accessorio. Come l'oggetto oggi in esame…
Attenzione: per i possessori del giradischi analogico, meglio staccare i cavi di questo, prima di procedere alla smagnetizzazione.
PREMESSA
Dopo l'apparecchio smagnetizza CD provato da Giorgio Capelli nell'Aprile 2004, non ho più pensato a riflettere sull'argomento smagnetizzazione. Complici non solo l'interruzione temporanea delle nostre pubblicazioni per la ristrutturazione della nuova sala di ascolto, che inoltre non mi ha permesso di effettuare e verificare ulteriori esperimenti, ma soprattutto il fatto di non avere assistito direttamente alla prova effettuata da Giorgio. Il mio pensiero, credo comune a molti audiofili, era pressappoco questo: "Ma che sarà mai smagnetizzare….".
La situazione si è completamente sovvertita, quando su segnalazione di Giacomo Pischedda, conobbi il CD XLO Test & Burn-In CD presentato nel n. 9 di HI-FIGUIDE, a cui vi rinvio per una attenta lettura. Mi sono ritrovato fanciullo a giocare a smagnetizzare e massaggiare per mesi il mio impianto….
Il CD oggetto della nostra prova è della Densen Audio Technologies. Questo ha mostrato altre qualità pur facendo una cosa simile a quella effettuata dai brani 7 e 8 del CD XLO: smagnetizzare! Ma in modo diverso e per altre finalità….
A chi sembri strano, perso nella sua superficialità e coccolato dalla sua vanagloria, che in questa rivista vengano trattati argomenti relativi a prodotti presenti sul mercato da molto tempo, rispondo che il modo in cui in passato sono stati segnalati certi accessori, ci serve solo a comprendere che sono stati utilizzati impianti giocattolo per la loro verifica; per questo si rende necessario un nostro intervento per descrivere gli effetti ai veri audiofili, ossia quelli veramente appassionati di musica e davvero, volti al miglioramento del proprio sistema ogni volta che le loro conoscenze e le loro possibilità economiche glielo permettono.
Chi, invece, volesse conoscere i risultati delle prove in relazione ai componenti da 100,00 euro, descritti come se bastonassero i mostri sacri dell'Olimpo Hi-End ed Esoterico, può per fortuna rivolgersi altrove, contando su alcuni siti assolutamente insuperabili in questo campo, anche a livello mondiale; anzi universale (includendo, a scanso di equivoci, tutti gli altri eventuali pianeti abitati).
ANALISI DEL COMPACT DISC
Si tratta di un normale CD realizzato dalla Densen Audio Technologies, nota azienda danese che conosco da anni, ma di cui ho perso le tracce…. So che adesso realizzano delle elettroniche, ma in passato io la conoscevo per un suo braccio di lettura per giradischi analogici.
Il disco mi venne presentato da un mio amico, il quale, con tono sibillino, mi disse semplicemente di provarlo. Troverete un solo brano della durata di 2.59 minuti, contenente un segnale audio avente una funzione smagnetizzante per le elettroniche, i cavi ed i diffusori. Dall'analisi del suo spettro di frequenze si notano 4 picchi disseminati nell'arco delle frequenze udibili, basse, medie, alte ed altissime, corredate da un tappeto di rumore ondeggiante, esteso dalle basse alle altissime frequenze. Il livello di pressione acustica è decrescente e non è dannoso per i diffusori a patto che teniate il volume ad un livello adeguato, ovvero decisamente più basso rispetto a quello utilizzato per i vostri ascolti più forsennati. Il suono che sentirete è quello prevalente a 1000 Hz. Dovreste però sentire il suono del picco alle basse frequenze (che nel Pc con normali diffusori, come quello con cui sto scrivendo, è completamente assente: forse perché non è un MP3?.…) e almeno uno dei due picchi alle altissime frequenze.
Come detto nel n. 9 di HFG, la smagnetizzazione consiste nell'eliminare le cariche elettrostatiche che, giorno dopo giorno, si accumulano in tutti i componenti attivi e passivi delle elettroniche e dei diffusori audio. Queste sono presenti persino nei cavi di collegamento: poiché non esiste il rame purissimo, in questo si trovano piccolissime particelle di ferro, che interagendo col passaggio della corrente alternata, generano un piccolissimo campo elettromagnetico, formando le cariche elettrostatiche. Con lo scorrere del tempo, in funzione dell'utilizzo che ciascuno audiofilo fa del proprio impianto, le cariche elettrostatiche si accumulano sempre di più, fino a creare delle situazioni di ostacolo (Giacomo parla non a caso di un vero e proprio effetto tappo) al passaggio degli elettroni. Pertanto, se vogliamo mantenere in forma il nostro impianto, vi è la necessità di utilizzare costantemente questi due CD smagnetizzanti, in modo da permettere il controllo e la neutralizzazione delle cariche elettrostatiche.
GLI ESPERIMENTI
Dopo un periodo di utilizzo piuttosto intenso del mio impianto, terminato con diffusori in triamplificazione attiva e capace di una risposta flat da 16 a 32.000 Hz, con una risoluzione del 34% contro lo 0,9% dei sistemi tradizionali, l'ho sottoposto ad un solo trattamento di 2.59 minuti del brano smagnetizzante.
Devo dire che l'effetto si è subito notato con un buon cambiamento sonoro da parte dell'impianto, smagrendo gli armonici e troncando in modo evidente le code sonore delle note. Questo effetto, causato dalla smagnetizzazione, ad un ascolto superficiale, potrebbe sembrare deleterio. In realtà, in questo modo, la smagnetizzazione dimostra di funzionare egregiamente. Passati i primi 15 minuti di ascolto, l'effetto di smagrimento del suono, riscontrato nel corso degli esperimenti soprattutto nel mio impianto, svanisce e l'impianto comincia a suonare decisamente meglio rispetto che in precedenza.
Incuriosito, visto la diversità rispetto ai segnali contenuti nei brani 7 e 8 del disco della XLO, ho voluto verificare quali fossero le caratteristiche e le funzioni di ciascuno di questi, ottenendo questi risultati:
- il brano 7 del CD XLO è produttivo di effetti tendenti allo sbloccaggio e massaggio dei tweeter, oltre al generale effetto smagnetizzante e rodante; - il brano 8, invece, massaggia per bene la parte bassa dello spettro udibile, in particolare i subwoofers e le mie torri dei bassi, oltre la possibilità di rimettere in sesto l'impianto tutte le volte che effettuate una saldatura o semplicemente lo smontate per effettuare la pulizia totale trimestrale o semestrale dell'ambiente di ascolto.
Il CD della Densen fa altro: smagnetizza pesantemente tutto l'impianto e non solo. Effetti incredibili li otterrete se lo utilizzate per smagnetizzare il vostro impianto audio-video ed il personal computer, con cui effettuate le vostre masterizzazioni secondo la nostra procedura pubblicata
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tempo fa sul sito web ed attualmente in fase di revisione e sperimentazione di nuove soluzioni. Incredibile è poi l'effetto che si ottiene sui monitor per computer ed in particolare sui monitor TV, in particolare quelli catodici (ma anche quelli al plasma e LCD), dove ritornano la definizione, il contrasto ed i colori come se fossero nuovi (esagero un po' per chiarezza espositiva, anche se con un monitor per pc è successo davvero…).
MODO D'UTILIZZO
Verificato gli effetti positivi che questo CD è in grado di apportare al suono dell'impianto (e non solo), occorre definire il suo migliore utilizzo, per una maggiore efficacia.
Il CD non è adatto, come l'XLO, per effettuare il burn-in o warm-up dell'impianto ed in particolare dei diffusori. Per meglio dire, la procedura di warm-up permessa dal Densen ha una resa inferiore a quella del XLO. Il migliore utilizzo consiste nel suo constante impiego almeno 1 volta al mese, meglio se ogni 15 giorni, per due passaggi, ossia per circa 6 minuti. Stessa procedura deve essere effettuata anche per gli impianti audio-video ed i personal computer. Durante l'utilizzo dovete accendere tutti i componenti, compreso il televisore. Prima di procedere occorre staccare i cavi del giradischi analogico, se lo possedete.
La sua efficacia è tale che se l'antenna TV o satellitare è unica per i televisori presenti nell'appartamento, basta accenderli tutti ed effettuare la smagnetizzazione dall'impianto principale. Si smagnetizzano persino i cavi e le antenne…. Io ho effettuato l'esperimento nella vecchia abitazione di via Tagliamento, dove due televisori si trovano in due camere soprastanti ma collegati alla stessa antenna. Acceso il televisore dell'altra camera, effettuo la smagnetizzazione con l'impianto audio-video a cui è persino collegato un personal computer. Alla verifica, l'altro televisore non aveva cariche elettrostatiche sul vetro e si vedeva nettamente meglio. Mica male eh?
Se l'impianto rimane spento a lungo, ad esempio dopo una pausa estiva, conviene utilizzarlo almeno 4 volte in simbiosi con i brani 7 e 8 del CD XLO. Io, in caso di lungo periodo di inutilizzo del sistema, eseguo circa un'ora di trattamento con i brani 7 e 8 dell'XLO. In ogni caso, tutte le volte che utilizzate il CD Densen, occorre ripetere successivamente per almeno due volte i brani 7 e 8 del CD XLO per ottenere il massimo effetto sinergico dal trattamento.
L'ASCOLTO
Che dire degli effetti sull'ascolto dopo il suo utilizzo? Come detto in precedenza, nel mio impianto il suo utilizzo per la durata del singolo brano, introduce uno smagrimento o eccessiva secchezza del suono. L'effetto non dura molto e dopo 15 minuti si nota un notevole incremento della trasparenza, pulizia e controllo delle basse frequenze. E' evidente quindi che dopo il trattamento occorre attendere un periodo di warm-up che non è inferiore al quarto d'ora. Tale fatto è indicativo dell'effettivo funzionamento del trattamento smagnetizzante.
Come al solito, la spazialità ricreata dai diffusori è l'indicatore generale della qualità dell'esperimento: si nota un suo ampliamento in tutte e tre le direzioni. Anche i micro particolari si scorgono più facilmente che in precedenza, fornendo un tessuto armonico molto ricco e vivo. Ma il miglioramento totale si ottiene quando lo utilizziamo in simbiosi con i brani 7 e 8. A tal proposito, addirittura, ho effettuato una copia contenente i 3 brani, in modo da ottenere un effetto continuo delle tre tracce in modo ancora più pratico.
Se rileggete la prova di ascolto conseguente all'utilizzo del CD XLO, dovete amplificare le impressioni di ascolto ivi descritte. L'esempio migliore l'avevo dato riferendomi al velo di scirocco o di nebbiolina padana o di rugiada mattutina che il suono sembra possedere prima del trattamento smagnetizzante. Con l'intervento di questa ulteriore smagnetizzazione, ci rendiamo conto che la nebbiolina che prima sembrava sparita, non lo era del tutto: in misura quasi impercettibile, esisteva ancora.
Contrariamente al solito, la trasparenza che si ottiene con la smagnetizzazione non avviene per sottrazione o arretramento della gamma bassa. Succede spesso che l'orecchio venga ingannato, credendo che ci sia un miglioramento della trasparenza, quando invece vi è solo una diminuzione della presenza delle basse frequenze. Ne consegue che per potere percepire la vera trasparenza occorre un elevato allenamento all'ascolto della musica, con suoni completi: dagli infrasuoni agli ultrasuoni. Molti audiofili rimangono infastiditi e confusi quando sentono la musica classica ricca di basse frequenze. La loro mancanza di abitudine all'ascolto delle frequenze più profonde, fa percepire il suono ricco di bassi come confuso, perché appunto non riescono più a percepire, nel modo al quale si sono assuefatti, la gamma media ed alta.
Per gli altri parametri vi rinvio alla lettura della prova del CD XLO: occorre semplicemente considerare un ulteriore miglioramento reciproco, un importante affinamento introdotto dalla combinazione tra i due tipi di trattamento smagnetizzante.
CONCLUSIONI
Come avrete notato, HFG si è, una volta tanto, occupata anche del miglioramento della resa del PC; speriamo che in altri siti inizino finalmente a parlare anche di Alta Fedeltà!!! Forse meglio no: chissà che fesserie direbbero. Una volta ho assistito al TG2 della RAI alla micropresentazione degli impianti presenti al Top Audio: ma le fesserie che ho sentito….
Il CD Densen Audio Technologies Beat & OM DeMagic ha dimostrato di svolgere efficacemente la funzione di smagnetizzazione dell'impianto audio, con un effetto lungo e duraturo. Incredibilmente, i suoi effetti sono appunto percepibili anche nei monitor TV degli impianti audio-video e nei personal computer.
La sua funzione è differente rispetto a quella effettuata dai brani 7 e 8 del CD della XLO, per cui ne consiglio l'uso in simbiosi con queste tracce, per l'ottenimento di un complessivo quanto efficace trattamento smagnetizzante, di burn-in e di warm-up del vostro impianto. In simbiosi i miglioramenti sonori sono ancora più palesi rispetto all'uso di uno solo dei due CD.
Per i più scettici, per coloro che come me per tanto tempo hanno sottovalutato il problema, consiglio di fare in ogni caso la prova: non costa molto. Sia il Densen oggetto della prova che l'XLO sono oggetti realmente funzionanti, in grado di migliorare sensibilmente il suono del vostro impianto, specialmente di quelli terminati con diffusori dotati di woofer di generose dimensioni. Dopo averli provati, come da noi descritto, non ne farete più a meno.
Se invece, non doveste riscontrare nulla di diverso, non ve la prendete con HFG. Non è colpa nostra se il vostro impianto non serve a nulla…. Peggio per voi che lo avete realizzato sulla base dei consigli rapidi di alcuni… o seguendo i consigli pseudo professionali di altri….
Francesco S. Piccione
HI-FIGUIDE n. 13, Luglio 2008
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