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1994 Overtures
Rossini, Gioacchino
Gioacchino Rossini (Pesaro, 1792 - Passy, Parigi, 1868), fu un compositore italiano.
Massimo autore di opere comiche del suo tempo, espresse il proprio talento in modo particolarmente felice nell'opera buffa, affermandosi come uno dei maggiori esponenti dello stile del belcanto, che pone la bellezza della linea melodica al di sopra dell'intensità drammatica o emotiva.
Figlio di musicisti, studiò al liceo musicale di Bologna. Nel 1806, mentre era ancora studente, scrisse "Demetrio e Polibio", la prima delle 40 opere del suo repertorio. A questi anni appartengono anche la farsa "La cambiale di matrimonio" del 1810 e l'opera buffa "La pietra di paragone" che, rappresentata alla Scala nel 1812, costituisce l'apice della produzione giovanile.
Il secondo intenso periodo della carriera musicale di Rossini, compreso tra gli anni 1813 e 1817, vede la creazione delle sue grandi opere comiche: "L'italiana in
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Algeri" (1813), "Il turco in Italia" del 1814, "Il barbiere di Siviglia", scritto nel 1816, e "La Cenerentola" del 1817. Appartengono a questo periodo anche l'opera seria "Tancredi" del 1813 e la semiseria "La gazza ladra" del 1817.
Nel 1815, invitato dall'impresario teatrale Domenico Barbaja, Rossini si trasferì a Napoli, diventando direttore artistico e musicale dei teatri partenopei. A questo felice periodo appartengono "Otello" composto nel 1816, "Armida" del 1817, "Mosè in Egitto" del 1818 e "La donna del lago" del 1819. Si tratta di opere serie che, oltre a occupare un posto centrale nella produzione rossiniana, esercitarono un forte influsso sul futuro melodramma italiano.
Da Napoli, Rossini compì frequenti viaggi in Europa e soprattutto a Parigi dove, dal 1824, soggiornò per quasi cinque anni. Qui fece rappresentare molte sue opere precedenti, spesso adattandole per il pubblico francese. Tra le opere di questo periodo si possono ricordare "Semiramide" del 1823, "Un viaggio a Reims" composto tra il 1825 ed il 1828, confluito in "Le Comte Ory", prima opera completamente in francese; "L'assedio di Corinto" del 1826 e "Guglielmo Tell" del 1829.
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