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1997 Ouvertures
Rameau, Jean Philippe
Jean-Philippe Rameau (Dijion, 1683 - Paris, 1764) è stato un compositore, clavicembalista, organista e teorico della musica francese.
Jean-Philippe Rameau nasce il 25 settembre 1683 da padre organista e madre impegnata nel panorama notarile. Il padre gli impartì i primi rudimenti musicali.
In gioventù, Jean-Philippe si concede un breve soggiorno in Italia, che non lo porta più lontano di Milano, per poi esercitare la sua professione in giovane età e all'inizio della sua carriera in diverse città (Avignone, Lione, Clermont-Ferrand). Si stabilì successivamente a Parigi e completa gli studi sotto la guida dell'organista Louis Marchand (1669-1732), la cui influenza è ravvisabile nel suo primo libro (livre di pièces) per clavicembalo.
Rameau diviene quindi titolare di organi in diverse chiese di Parigi, Avignone e Clermont-Ferrand, senza comunque lasciare alcuna opera per questo strumento, solamente le opere teoriche Premier livre de pièces de clavecin e Traité de l'harmonie reduite à ses principes naturales.
Protetto del fattore generale Alexandre Le Riche de la Pouplinière, dal 1744 vive con la moglie Marie-Louise Mangot, anch'ella musicista, in un appartamento nel palazzo di sua proprietà in Rue Richelieu a Parigi. La
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coppia vi risiede per dodici anni, mentre Rameau dirige l'orchestra privata del suo mecenate, con la quale si permette di sperimentare nuovi metodi di strumentazione e composizione. Questo ruolo fu in seguito rivestito da François-Joseph Gossec e da Johann Stamitz.
Strinse in quel periodo un sodalizio con Voltaire, collaborando con lui alla realizzazione di alcune opere, mantenendo però per tutta la vita un'intensa rivalità con gli Enciclopedisti e, in particolare, con Jean-Jacques Rousseau.
All'età di cinquant'anni, il suo corpus è ancora limitato a qualche mottetto, qualche cantata e a tre raccolte di pezzi per clavicembalo. A quell'epoca, i suoi contemporanei Vivaldi, Bach e Händel avevano già composto una mole di lavori ben più nutrita. Ad ogni modo, i due ultimi libri si caratterizzano per una grande originalità, piazzandosi senza dubbio al vertice della letteratura francese per questo strumento.
Nel 1733 riuscì a far rappresentare il suo primo importante lavoro teatrale, la tragédie lyrique Hippolyte et Aricie, superiore per ricchezza e profondità strumentale persino alla tradizione di Lully.
Il successo gli concede il posto di compositore di ruolo alla corte di Luigi XV. Tragédies lyriques, pastorals héroïques, atti di balletti si succedono quasi senza interruzione sui palchi di corte fino alla sua morte, avvenuta il 12 settembre 1764.
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