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LETTERE ALLA RIVISTA | 2016

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LETTERE ALLA RIVISTA | 2015

LETTERE ALLA RIVISTA
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2016
Massage Disc©: Prime Impressioni

LETTERA N. 3/2016 - Massage Disc©: prime impressioni

MASSAGE DISC©: PRIME IMPRESSIONI
Di Roberto O.

Buona sera Sig. Piccione,

la ringrazio tantissimo per la tempestività! Spero intanto si senta un po' meglio. Non mi sono permesso di richiamarla perché non volevo disturbare.

Bene, oggi dopo aver fatto girare il CD "Massage" per due volte e mezza, ho provato i miei CD. In alcuni ho notato un evidente miglioramento, in altri non saprei dire, forse è ancora troppo presto per azzardare ipotesi.

In ogni caso sono sempre più convinto che il problema principale del mio impianto sia dovuto dall'ambiente nel quale è posto. Forse è troppo riflettente, non saprei. Sicuramente è molto piccolo (4 x 4 metri).

Non voglio ulteriormente annoiarla. Il sua rivista è molto interessante e sicuramente acquisterò più avanti altre sue "creazioni".

Buon lavoro e soprattutto buona guarigione.
Roberto O.

Risponde Francesco S. Piccione

Buongiorno sig. Roberto,

sono rientrato in redazione anche se ancora ho qualche decimo. La ringrazio per la Sua attenzione e considerazione nei miei confronti. È anni che lavoro a difesa della vera hi-fi, in un ambiente dove pressappochismo, gelosie, invidie e relativismi vari regnano indisturbate. Per cui, ogni tanto è bello ricevere complimenti, soprattutto perché siamo gli unici ad applicare la scienza all'hi-fi.

Veniamo all'evento audio degli ultimi tre anni: il Massage Disc©.
Innanzitutto, occorre non interrompere mai il "massaggio" mentre è in corso. Se lo si fa spesso, questo procedimento innovativo ed unico nel suo genere, migliora solamente la gamma di frequenze, maggiormente massaggiata. Se, ad esempio, per una decina di volte interrompe a metà la lettura del CD-R, il massaggio è avvenuto nella prima parte di frequenze e non nella seconda. Questo provocherà un miglioramento selettivo, utile se è quello il settore  di frequenze interessato da problemi di varia natura, quali:

  • impuntature sonore; 
  • microrisonanze; 
  • micro-picchi nella risposta in frequenza; 
  • lentezza ai transienti; 
  • rigonfiamenti;
  • difficoltà nello sviluppo sonoro (comportamenti goffi);
  • eccetera.

Meglio attenersi sempre alle "Istruzioni per l'Uso".

Riguardo i miglioramenti che ha accertato, con poco più di due cicli, è un'ulteriore testimonianza della incredibile efficacia di funzionamento del procedimento/metodo/processo brevettato. Infatti, i CD ed il software audio in generale che contengono maggiori informazioni musicali ed armonici, sono quelli che migliorano prima e maggiormente usufruiscono del procedimento di massaggio. Ciò perché hanno più informazioni da mettere in evidenza, nascoste a causa della scarsa efficienza di trasmissione dell'energia elettrica, da un capo all'altro di qualsiasi sistema hi-fi ed elettronico in generale. 

Il software povero di informazioni ed armonici (brutte registrazioni, files MP3, Flac, eccetera), invece, non migliorano grazie a loro intrinseche caratteristiche, ma in virtù del miglioramento del sistema hi-fi e dei suoi singoli componenti ed accessori audio.
Con i successivi cicli di massaggio, noterà che sarà messo in modo ancor più evidente, il divario di qualità sonora tra le brutte registrazioni e quelle buone. Le brutte non peggioreranno; anzi, "suoneranno" al massimo delle loro possibilità! Ma le buone registrazioni, faranno suonare l'impianto in modo eccelso. È a quel punto che l'Audiofilo inizia a comprendere ciò che da anni sosteniamo: i concetti di alta fedeltà esoterica e quelli della corretta riproduzione del suono. 


Per chi ancora non conoscesse il prodotto o che pensa che si tratti del solito ed inutile "accessorio audio", il procedimento/metodo
Massage E-Tech© è il frutto di una scoperta scientifica rivoluzionaria: non è vero che i componenti elettronici funzionano correttamente e perfettamente sin dal loro primo utilizzo, né dopo anni, se non si "istruiscono gli elettroni" a comportarsi secondo precise istruzioni, fornite dal metodo/processo.

Per questo motivo il metodo è stato brevettato (
1.415.104/2015), grazie anche ad una corretta spiegazione scientifica e tecnica. Ragion per la quale dovrò pagare parecchie migliaia di euro di tasse di brevetto, per i prossimi due decenni.
   
Il prodotto destinato al settore audio, l'ho denominato
Massage Disc©. Questo ha tre funzioni principali:

  1. rodaggio
  2. miglioramento (forma perfetta)
  3. incremento (sinergia).

Man mano che si effettuano i cicli di massaggio elettronico, si passa attraverso ciascuna funzione, fino ad incrementare le prestazioni tecniche e sonore dell'intero sistema hi-fi (sinergia). L'incremento delle prestazioni è durevole nel tempo. Poiché, però, esistono diversi elementi perturbatori al migliore e corretto funzionamento, le sue funzioni non si esauriscono una volta raggiunta la "sinergia". È utile, quindi, utilizzare il M/Disc© anche a distanza di tempo.

Da questo punto di vista, un altro lettore, mi ha raccontato telefonicamente che è rimasto strabiliato quando, dopo una settimana di "massaggi", il suo ampli integrato Technics degli anni Ottanta è migliorato in modo eclatante. Ciò grazie all'eliminazione di parecchie microrisonanze ed impuntature sparse lungo la risposta in frequenza. Ciò ha portato all'incremento della velocità di risposta ai transienti, alla generale riduzione della distorsione, eccetera, apportando evidenti miglioramenti nella qualità sonora. E dire che si tratta di un amplificatore di oltre 30 anni…

Lo stesso lettore, mi ha anche raccontato che aveva sostituito una induttanza nei crossovers passivi dei midranges, con una decisamente più costosa avvolta in aria a filo piatto. Appena montata, i midranges dei diffusori (anche questi di oltre 20 anni), suonavano così così (ciò ha detto). Dopo un "massaggio" intenso di 24 ore, i midranges avevano cambiato i connotati, grazie sì alla maggiore qualità dell'induttanza, ma soprattutto ad un corretto quanto rapido processo di rodaggio della stessa. L'ha detto lui…

Il
Massage Disc© può risolvere anche alcuni problemi che si pensa imputabili all'ambiente. Se un sistema hi-fi o qualcuno dei suoi componenti, restituisce un suono con micro-picchi di risonanze e/o con scarso smorzamento, sembra che l'ambiente innesca piccole risonanze e/o code sonore. Eliminando con i massaggi i problemi tecnici relativi alla generazione ed emissione del suono dall'impianto, automaticamente anche l'ambiente di ascolto risponderà meglio. Chiaramente, se è troppo riflettente, il M/Disc© non risolverà il problema, ma si può rimanere sorpresi, a giudicare dai miei dialoghi con altri lettori.

L'ambiente 4x4 metri non è piccolo, ma quadrato.
Per cui occorre prestare più cura nell'installazione e messa a punto di qualsiasi sistema hi-fi. Abbiamo provato negli anni, sistemi hi-fi sistemati in ambienti più piccoli (sino a m 3,5 x 2,90) con molto successo, nonostante le grandi dimensioni dei diffusori acustici.

A tal proposito, consiglio la lettura di uno dei miei libri più venduti (al secondo posto, dopo "Standard Minimo©), dal titolo "
Osservazione dei Fenomeni Acustici". I lettori troveranno centinaia di informazioni su tutto ciò che riguarda l'ambiente di ascolto e l'installazione di un sistema hi-fi di qualità.

Francesco Piccione

 

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