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LETTERE ALLA RIVISTA | 2016

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LETTERE ALLA RIVISTA
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2016
Massage Disc©: Prima Impressione

LETTERA N. 2/2016 - Massage Disc©: prima impressione

MASSAGE DISC©: PRIMA IMPRESSIONE
DI DAVIDE D.

Egr. dott. Piccione,

Le scrivo per darle le prime impressioni sul Massage Disc© che ho ricevuto a fine dicembre. Si tratta solo di un'impressione a caldo, non approfondita, dovuta ad alcuni eventi che le racconterò in breve.

Lo stesso giorno in cui ho ricevuto il M/Disc©, un altro corriere mi ha consegnato un pre ed un finale Aloia, appena acquistati. Si tratta del PST 10.01, con alimentazione capacitiva interna al telaio ed il finale
Aloia 14.01. Li ho subito installati e provati per 4/5 giorni riscontrando notevoli differenze con l'integrato AM AUDIO PA 100, appena mandato in pensione. Devo dire che quest'ultimo mi ha comunque accompagnato per anni molto onestamente; se poi consideriamo i vecchi prezzi di listino, l'accoppiata Aloia costava una volta e mezza rispetto all'AM AUDIO, per questo non mi sento di rinnegarlo o condannarlo. Semplicemente, a fronte di un costo originario maggiore, gli Aloia stanno dimostrando di valere tutti quei soldi e forse anche di più.

Il realismo mi ha lasciato a bocca aperta: la capacità di avvicinarsi all'evento reale è incredibile; gli strumenti dell'orchestra formano un corpo unico e grande, ma si possono distinguere tutti e meglio, alle varie distanze e con contorni più definiti. Le voci poi (ad esempio, Rebecca Pidgeon SACD, traccia 5, Grandmother) ... non saprei neanche come descriverle per quanto veritiere. Si vede che i micro dettagli riprodotti formano una cosa nuova, un risultato che lascia di stucco e ti porta ad ascoltare ed ascoltare ancora, senza sosta.

Poi, dopo questi pochi giorni, ho inserito il CD-R
Massage Disc© nel lettore digitale e fatto girare 4 volte di seguito. Lo so che avrei dovuto attendere più tempo, per abituarmi al suono delle nuove elettroniche, prima di effettuare il "massaggio", ma conoscendola, potevo lasciarlo li a prendere polvere senza provarlo almeno un po'?. Beh, l'impressione è che abbia esaltato ulteriormente le sensazioni di ascolto appena descritte; non in maniera eclatante, ma comunque percepibile.

Speravo di effettuare altri "massaggi" e potervi scrivere di più, ma a quel punto sono sorti alcuni problemini.
La nuova coppia ronza un pochino. Sia sui medi che sui bassi (se spengo il pre, resta solo sui bassi), indipendentemente dal volume adottato. Dato che è tutto cablato HFG e che gli apparecchi sono posti come da vostre indicazioni (vedi libro: "
Le vibrazioni") e che ciò hanno lavorato per anni senza problemi, ho installato i cavi di alimentazione originali, ho provato varie prese di corrente, ho anche disconnesso una delle terre, ma non è cambiato nulla. Poi avvicinando l'orecchio al pre, ho sentito che il ronzio parte proprio dall'alimentatore. Poco male, la cosa non è fastidiosa, poiché è ad un livello molto basso, quindi per il momento li tengo così. Magari un giorno li farò sistemare da un tecnico autorizzato.

Da qui, ho deciso di dare una controllatina a tutto l'impianto con il tester. Le tensioni di uscita del finale sono perfette. Sui diffusori Infinity RS II, invece, ho trovato una sorpresa: tra i midranges dei due canali, ci sono tensioni che arrivano fino al triplo l'una dall'altra.... Decido di sostituire tutte le induttanze e le resistenze originali (hanno ormai 25 anni), mentre i condensatori erano stati cambiati non molto tempo fa.

Alla luce di tutto questo, non posso raccontarle di più sul
M/Disc©. Voglio finire il lavoro di ripristino e lasciarlo assestare per un paio di mesi. A quel punto mi dedicherò totalmente ai "massaggi" per poi aggiornarla sui risultati. So già che sarà la chicca finale, l'elemento che farà "volare" tutto l'impianto.

Per concludere, le faccio una domanda, ma si tratta solo di una curiosità, non ci perda troppo tempo per una eventuale risposta. In rete ho trovato un secondo schema crossover per i miei diffusori. Ha le fasi diverse e non ha la cella da 600uF in parallelo sui woofers, come invece hanno i miei. Secondo lei come mai avevano previsto 2 varianti così differenti?

Intanto mi complimento ancora una volta per il suo lavoro e le auguro buon 2016.

Cordiali saluti. Davide D.

Risponde Francesco S. Piccione

Egr. sig. Davide,

la ringrazio per le Sue considerazioni e la Sua stima nei miei confronti e ricambio i suoi auguri. Spero abbia preso in considerazione l'ipotesi di ancorare al pavimento il suo prestigioso sistema hi-end: non vorrei volasse sul serio… Scherzi a parte, devo elogiarLa, poiché Lei è una persona piuttosto rara, visto che ha sostituito l'amplificazione dopo anni di piacevoli ascolti, ma soprattutto non si è disfatto di quei diffusori,

che per molti sarebbero considerati come "vintage", mentre in realtà, inutili sono la stragrande maggioranza dei diffusori attualmente in commercio. Complimenti!

Il sig. Davide è stato uno dei nostri primi abbonati. Il suo sistema hi-end, terminato con i prestigiosi
Infinity RS II, diffusori ancora oggi allo stato dell'arte, è descritto in questa pagina. Trovate anche una prova del medesimo modello.

Davide ha ben messo in evidenza le differenze sonore che solitamente esistono tra un amplificatore integrato ed una coppia pre+finale di classe esoterica. Dalla descrizione delle differenze sonore tra l'integrato e la coppia di Aloia, anche sminuendole si nota chiaramente che è passato ad un'altra categoria, decisamente superiore.

Le categorie qualitative dei sistemi HI-FI, vengono determinate dai diffusori. Quindi, il sistema del nostro lettore, non avendo sostituito i diffusori acustici, è passato da un buon sistema hi-end ad un sistema esoterico/hi-end, dove la qualità dell'amplificazione contribuisce  in modo impressionante nella qualità sonora espressa dai diffusori.

Anche se il nostro lettore, nel descrivere premette che si tratta di sottili differenze, in realtà sono notevoli; ciò soprattutto grazie alla qualità dei suoi diffusori acustici. Alle "orecchie" di un profano, tali differenze potrebbero essere non udite o talmente piccole da non giustificare l'esborso di denaro per l'acquisto di un'altra amplificazione. Questo è il pensiero dominante, di tutti coloro che non sono dei veri Audiofili. Alle nostre "orecchie", però, le differenze sonore sopra descritte sono rilevanti e giustificano, oltre che la sostituzione, l'esborso di ulteriore denaro.

Nonostante il nostro lettore abbia utilizzato il
Massage Disc© in una situazione completamente differente dalla precedente, questo innovativo prodotto brevettato (1.415.104/2015) ha dimostrato di funzionare egregiamente ed in modo immediato. Inoltre, il suono è migliorato nonostante i suoi diffusori acustici abbiano 25 anni. Chiunque affermerebbe che questi diffusori dovrebbero essere perfettamente rodati da un bel po' di tempo. Probabilmente, qualcuno obietterà che è migliorata l'amplificazione e non i diffusori: ma anche l'amplificazione non è nuova... Inoltre, c'è da registrare che si tratta del secondo caso di miglioramento di diffusori acustici di una certa età: il primo ha riguardato una coppia di Bose 601 III.

Il Massage Disc©, però, non si limita ad effettuare solo il rodaggio all'amplificazione ed ai diffusori. Tre le
funzioni fondamentali:

  • rodaggio;
  • miglioramento;
  • incremento.

Il "rodaggio" riguarda tutto il sistema hi-fi: dai cavi di alimentazione sino ai tweeters.
Inoltre, leggendo le "Istruzioni per l'uso", è possibile "migliorare" (portare in forma perfetta), nonché "incrementare" (raggiungere la sinergia) le prestazioni sonore dell'intero sistema hi-fi, mediante ulteriori "cicli" di "massaggio".

Sempre dalle "istruzioni", è possibile effettuare degli "utilizzi particolari", quali la rimessa in perfetta forma, dopo un periodo di inattività, di qualsiasi sistema audio: hi-fi, car, home theatre, eccetera. Tra gli utilizzi particolari, cito la possibilità di effettuare il rodaggio in un "batter d'occhio", anche dei cavi elettrici ed ottici, magari utilizzando elettroniche economiche.

L'ho detto: si tratta di un prodotto innovativo, unico nel suo genere e protetto da brevetto. Ciò determina un prezzo di acquisto economico, se si rapporta a ciò che si ottiene.

Relativamente al ronzio degli Aloia, consiglio di rivolgersi immediatamente alla
GT Trading, l'azienda che li ha costruiti. Con una spesa corretta, glieli rimetteranno a nuovo.

Relativamente al crossover dei diffusori Infinity RS II ed alle differenti versioni, mi preme ricordare di attenersi sempre all'originale in possesso. Esiste la versione RS II B che utilizza altoparlanti differenti. Inoltre, conviene sempre diffidare da ciò che circola in rete, specie se si ha sott'occhio il crossover originale. Tante volte, più che migliorie sono peggioramenti effettuati dai "cafoni" dell'hi-fi, gente turpe e priva di cultura audiofila che rovinano gli apparecchi audio. Per questi motivi consiglio sempre di fare riferimento alla casa madre di qualsiasi apparecchiatura o a comprovati professionisti del settore.

Francesco Piccione

 

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