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LETTERE ALLA RIVISTA | 2016

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LETTERE ALLA RIVISTA | 2016

LETTERE ALLA RIVISTA
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2016
Massage Disc©:
il "Guizzo" Vincente

LETTERA N. 10/2016 - Massage Disc©: il "Guizzo" Vincente

LETTERA N. 10/2016
MASSAGE DISC©: IL "GUIZZO" VINCENTE!
Di Giuseppe M.

Egr. direttore,

sono di nuovo Giuseppe. Mi scusi se la disturbo nuovamente, ma questa gliela devo raccontare.

Dalla lettura delle sue lettere ed articoli, si trovano sempre degli spunti di riflessione ed apprendimenti. Da questo punto di vista, a parere di uno che legge parecchio, ritengo che attualmente sia l'unico in Italia, tra i numerosi recensori e direttori di riviste, a saper guidare correttamente gli Audiofili nel settore hi-fi di alta qualità.

Veniamo al dunque!
Nella sua ultima lettera di risposta ad una mia
precedente, nella parte finale ha scritto del "GUIZZO", apportato dal Massage Disc© alla musica riprodotta. Al che ho iniziato a pensare, perché qualcosa non mi "quadrava". Improvvisamente, dopo che mia moglie stava già cominciando a sentire l'odore di arrosto profuso dal mio cervello, ho esclamato:

"Vuoi vedere che!".


Inizio così ad ascoltare intensamente il mio sistema audio, terminato con le Kef Maidstone.
Da diverso tempo frequento due conoscenti Audiofili, che possiedono due sistemi audio diversi. Uno dei due mi piace e lo ritengo un'alternativa al mio, mentre l'altro ha il classico impianto assemblato dal negoziante, con finale da 350 Watt.

Già diversi mesi addietro mi sono recato da loro, pubblicizzando il suo
Massage Disc©. Uno dei due, ha affermato che si tratta di un prodotto inutile, poiché per il rodaggio, basta semplicemente ascoltare la musica; inoltre, che il suo impianto è vecchio e perfettamente rodato. Inutilmente, gli ho fatto notare che il suo impianto è più giovane del mio e che il mio ne ha tratto un notevole giovamento dal Massage Disc©.

Il secondo audiofilo, ancora peggio.
Ha affermato (
senza nemmeno conoscerlo, poiché non mi sarei mai permesso di portare il M/Disc© da altri) che si tratta del classico prodotto "bufala" e che se fosse stato realmente valido, l'avrebbero già inventato gli Americani. Gli ho fatto notare che è un prodotto brevettato… ma sa cosa mi ha risposto: "Ormai brevettano di tutto!". Sono rimasto male, non per Lei, ma per l'ignoranza di costui!

Ci pensavo già da diverso tempo, ma dopo il mio ultimo incontro con costoro, ho deciso di non frequentarli più: mi piace discutere con gli Audiofili di hi-fi in modo costruttivo, non certo così. Per questo motivo, non indico di quali componenti sono composti i loro due sistemi hi-fi.

Ad ogni modo, recentemente ci siamo incontrati e messi ad ascoltare musica, attraverso i loro due sistemi, ovviamente in due occasioni differenti.

Come detto prima, uno dei due sistemi ha un buon suono, ma la penultima ed ultima volta, c'è stato qualcosa di "strano". Eppure l'audiofilo non ha cambiato niente, né modificato il set-up.  La penultima volta, l'ho ascoltato prima di leggere la sua risposta; l'ultima, invece, ho cercato di fare attenzione a determinati particolari. Ho quindi, compreso, cos'è il "guizzo" a cui lei si riferiva nella lettera. Quel sistema hi-fi non suonava male, ma mentre il mio, senza rendermene perfettamente conto, ha incrementato notevolmente le sue prestazioni, l'altro sistema è rimasto uguale a prima, fatto reso ancor più evidente.
In sostanza, ha suonato come se fosse appesantito e lento, come se dovesse digerire qualcosa di pensante (
non mi viene in mente altra similitudine). Lento, apatico e stanco: eppure era sempre il solito buon suono. Perbacco, direttore, ritornando all'ascolto del mio sistema con i medesimi dischi, mi sono reso conto che possiede una velocità ed articolazione, così naturale da far sembrare il suono dell'impianto che a me è sempre piaciuto, un "carro armato privo di tubi di scappamento".
Il "guizzo" introdotto dai massaggi, rende il mio sistema di una naturalezza e precisione sconcertanti, come se in effetti non esistessero i diffusori, l'amplificazione, il lettore digitale.

La stessa analisi l'ho compiuta nell'altro impianto, quello con l'amplificatore superpotente. In questo caso si è trattato di un impianto che non mi è mai piaciuto molto. Ebbene, anche questo è stato chiaramente in "ritardo", addirittura indigesto! Ho notato più facilmente che possiede una spazialità microscopica, che il mio sistema adesso possiede perché i tweeters sembrano estendersi meglio in gamma altissima. Inoltre, anche in questo caso, è più lento nella risposta ai transienti, con diverse imprecisioni in gamma bassa. Eppure è messo a punto e anche in questo caso, suona sempre come prima.

Ho, quindi, preso consapevolezza del fatto che sono io che percepisco più facilmente le differenze sonore, perché mi sono abituato al fantastico suono del mio sistema, grazie all'incremento delle sue prestazioni sonore. Secondo me, ascoltandolo per parecchio tempo, mi sono assuefatto alle caratteristiche super positive introdotte dal Massage Disc©, facendo mettere in evidenza la "normalità sonora" o i difetti degli impianti degli altri due conoscenti.

Direttore! Il Massage Disc© è fantastico! Mi ha consentito di migliorare il mio sistema, per di più sotto il mio "naso", senza spendere cifre folli per la sostituzione di qualche componente. Inoltre, una volta abituatomi al mio suono, mi sono reso conto (
anche se successivamente alla sua lettera, ma avevo qualche sentore…), che posso andare da altri appassionati audiofili e scoprire che nel loro sistema manca il "GUIZZO VINCENTE"!

Grazie ancora una volta per quello che Lei ha fato e sta facendo per noi Audiofili. Mi curerò di farle un mare di pubblicità.

Cordiali saluti.
Giuseppe M.

Risponde Francesco S. Piccione

Egr. sig. Giuseppe,

sono senza parole, ma soprattutto sono contento che lei è riuscito a percepire le microscopiche differenze che si "attivano" dopo i diversi "
cicli" di massaggio. Mi telefoni perché per Lei ho una sorpresa.

Prima che qualcuno cominci a storcere il naso, tengo a sottolineare che i "cicli" di massaggio non producono od introducono niente di "artificiale" o "artificioso". L'artifizio viene generato:

  • dall'incremento delle distorsioni e risonanze;
  • dai circuiti con alti tassi di controreazione;
  • dai tentativi di abbassare la distorsione al di sotto dello 0,000…;
  • dall'utilizzo di amplificatori notevolmente potenti;
  • dalla realizzazione di cavi elettrici tecnicamente inappropriati;
  • eccetera.

I "cicli" di massaggi effettuati con il Massage Disc©, esattamente come la "preparazione atletica" e il "procedimento di memorizzazione", altro non fanno che portare i componenti audio, cavi elettrici ed altoparlanti,

"al massimo delle loro possibilità tecniche e sonore".


Né più, né meno!

Qualsiasi altra ipotesi possa essere presa in considerazione è semplicemente suggestiva e fantasiosa.
Ad esempio, recentemente un lettore telefonicamente mi ha espresso il problema della "taratura" dell'apparecchio hi-fi. Costui mi ha chiesto: "Poiché questa è attuata in base alle sue prestazioni standard, non è che con i massaggi, le prestazioni si sbilanciano?". Questa ipotesi non esiste, perché il miglioramento è globale: riguarda tutto l'apparecchio, compreso il fusibile di ingresso… Chiaramente, al termine dei "cicli" di massaggi relativi al rodaggio (
24 cicli), può succedere di dover rivedere il "set-up" complessivo del proprio sistema, perché è migliorato. Spesso, basta semplicemente spostare leggermente il "punto di ascolto" (di qualche centimetro in avanti o indietro rispetto a diffusori) o modificare di qualche grado l'orientamento dei diffusori acustici. Queste due operazioni di set-up, fanno parte dell'"evoluzione" della messa a punto, non della "correzione".

In definitiva, il "guizzo", di cui il nostro lettore Giuseppe è il secondo ad averne avuto chiara percezione, non è altro che il frutto dell'incremento dell'"efficienza" di trasmissione dell'energia elettrica. Questa incrementa notevolmente la sua "facilità" e "rapidità" di risposta, in unione al naturale innalzamento dello "smorzamento". Incrementando:

  • 1) l'efficienza di trasmissione dell'energia elettrica;
  • 2) la velocità e rapidità di risposta agli impulsi;
  • 3) lo smorzamento;

cosa succede?

  • 4) Migliora il "silenzio intertransiente",

ossia quella microscopica porzione di spazio tra una nota in decadimento e la successiva in emissione. Ciò rende più evidente e palpabile quella sensazione di udire il suono

"librarsi nell'aria",


libero da vincoli fisici (
diffusori) ed ostacoli (attriti ed inefficienze). Tutto ciò consegue risultati straordinari.

Per meglio farvi comprendere le migliorie, basta semplicemente ascoltare le "
Quattro Stagioni" di Vivaldi, nella splendida edizione della Divox Antiqua.

Anzitutto, solitamente il suono emesso da un gruppo di violini, possiede le caratteristiche di un unico suono omogeneo (
iiinnnn). Col Massage Disc© si comprende più facilmente che ci sono diversi violini che suonano contemporaneamente e ciò si nota decisamente attraverso la restituzione di un suono molto più complesso (zzuuuiiiinnnn). È persino possibile contarli. Inoltre, mentre prima era un suono vago, dopo i massaggi si notano più facilmente i microscopici movimenti dell'archetto sulle corde. Senza avere la partitura in mano, è possibile notare quando l'archetto poggia sfiorando le corde o le sfrega velocemente, facendo riprodurre al sistema hi-fi un suono praticamente sconosciuto a quelli non soggetti a massaggio.

Un'altra importante variazione consiste nella modifica della "coda sonora" emessa dagli archi più grandi, viole e violoncelli. Prima del massaggio è possibile che il complesso orchestrale produca una strana "coda" nelle basse frequenze. Colpa della registrazione o dell'ambiente? Dopo i massaggi, si nota che la "coda" oltre ad essersi accorciata, fa assolutamente parte del suono emesso dagli strumenti. Sparisce così quella sensazione di "suono lungo", che spesso viene imputato a problemi ambientali. 

Un altro fatto straordinario è la "spazialità".
Questa si svincola dai diffusori acustici ed assume delle caratteristiche sonore particolari. Innanzitutto, è possibile, all'interno di una strepitosa qualità timbrica ricca di armonici, "vedere" fisicamente dove si trovano gli strumentisti.
In secondo luogo, si incrementano notevolmente la "separazione stereofonica" e la "tridimensionalità" del palcoscenico sonoro.
Ciò porta ad "assaporare" un fatto sconosciuto:

il suono non è una "melma" diffusa nell'ambiente circostante, ma un "pulsare" continuo tra le tre dimensioni, al punto da scorgere inconfutabilmente, che alcuni strumentisti, in un preciso istante di tempo sono fermi, tanto da far sembrare che uno dei due canali si è spento o fortemente attenuato.


Tempo fa, all'inizio della sperimentazione, questo fenomeno mi ha ingannato al punto tale, da alzarmi per verificare cosa fosse successo... Questa incredibile caratteristica sonora, è assente nella totalità degli impianti non massaggiati col Massage Disc©.

È ciò che succede quando il suono è ricco di armonici, preciso, rapido, libero di "librarsi nell'aria", e senza limiti di alcun genere, se non quelli imposti dallo stesso sistema, pur spostati più in alto dopo i "cicli" di massaggi. Tutto ciò con la caratteristica della NATURALEZZA, perché questi miglioramenti non vengono introdotti in modo "artificiale", secondo le modalità sopra esplicate.

Alzi la mano, chi non si è sentito meglio dopo un periodo di palestra o chi non ha imparato a memoria una poesia dopo un periodo di applicazione. In entrambi i casi, non mi risulta che chi è entrato in forma o chi ha imparato a memoria una poesia o le tabelline, è diventato artificiale! Strano sì, ma per gli invidiosi parassiti…

In conclusione, il Massage Disc© non è altro che il frutto di una scoperta scientifica, della scienza, non certo una "bufala", tra l'altro destinata ad un settore (
quello hi-fi) diventato talmente microscopico, da non valerne assolutamente la pena nemmeno il solo pensare la realizzazione della "bufala". Per questo motivo, sotto altro nome (Massage E-Tech©), è utile anche per settori tecnologici ben più importanti, dove la precisione del funzionamento è decisamente più elevata ed importante. Inoltre, è utile sia per gli impianti e/o componenti audio nuovissimi, che per quelli vetusti, per le ragioni espresse in altre lettere. Per di più, è un prodotto unico e rivoluzionario, inventato da un italiano prima di tutto il resto del mondo. Con buona pace degli ex conoscenti del nostro lettore Giuseppe.

Invito i nostri lettori appassionati della vera e corretta riproduzione del suono, ad applaudire all'acutezza ed intuito uditivo del nostro lettore Giuseppe. In un mondo ricco di sfumature, spesso negative, non è facile riuscire a cogliere la loro esatta essenza. Per questo motivo, li esorto, come sempre, a cercare di migliorare la loro acutezza uditiva, mediante l'ascolto in diretta degli strumenti musicali non amplificati.

Francesco Piccione

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