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La ringrazio per la Sua testimonianza, poiché è la prima relativa all'utilizzo del M/D, in un impianto stereo dove i diffusori hanno circa 20 anni di vita. Ciò testimonia la carenza della teoria che sostiene come sufficiente per effettuare il rodaggio, il semplice utilizzo dei diffusori (e dell'impianto in generale), mediante il semplice ascolto della musica. Ciò lo affermo, non con l'idea di "tirare acqua al proprio mulino", ma in virtù della sperimentazione che ha portato alla nascita di questo procedimento.
La correttezza del procedimento di "massaggio" non è frutto del caso, ma dovuta ad una funzione matematica, la quale consente l'esplicamento del corretto rodaggio, senza preferenze per determinate frequenze o porzioni di queste. Inoltre, il procedimento consente di portare in "forma perfetta" l'impianto, fino al raggiungimento della "sinergia" tra i vari elementi componenti le elettroniche e diffusori, nonché tra i vari componenti l'impianto stereo o altre apparecchiature destinate ad altre funzioni.
Chiaramente i termini "rodaggio", "forma perfetta" e "sinergia" sono di carattere "commerciale". Tecnicamente, si tratta di un metodo che incremento l'efficienza di trasmissione dell'energia elettrica, come chiaramente evidenziato dal lettore Marcello, relativamente al fatto di potere percepire le frequenze ad un volume più basso che in precedenza.
L'incremento di efficienza consente ad un impianto stereo, di mettere maggiormente in evidenza tutti i particolari più nascosti, come se si effettuasse la sostituzione dell'intero impianto con uno più costoso. Per questo motivo, utilizzo il termine "trasfigurazione" del suono. Inoltre, il procedimento consente un miglior comportamento nei pieni orchestrali, prescindendo dalle capacità dei singoli componenti audio.
Il fatto di percepire più particolari ad una potenza più bassa, unita con un incremento della capacità dinamica, consente un miglioramento globale di tutti i parametri audio: risposta ai transienti, velocità, tempo di decadimento, silenzio intertransiente, trasparenza, senso del ritmo, naturalezza, eccetera. Portando al massimo le prestazioni sonore di cui è capace il sistema stereo soggetto a massaggio, consente di ottenere prestazioni paragonabili a sistemi di classe superiore non "massaggiati". Ciò porta ad un notevole risparmio all'acquirente, poiché non sentirà la necessità di sostituire vecchi componenti audio, con altri decisamente più costosi.
L'incremento di efficienza della trasmissione dell'energia elettrica, contrariamente al procedimento di smagnetizzazione, è duraturo nel tempo. Non vi è, quindi, la necessità di utilizzare sempre il Massage Disc©. Ciò fin quando non mutano degli eventi, indicati nel libretto di istruzioni. Ad esempio, se si procede alla pulizia della sala d'ascolto, smontando l'intero impianto e ricollocandolo nel tavolino o altre basi, occorre procedere al "massaggio". L'acquisto del M/D non è, quindi, "una tantum", ma un investimento utile e duraturo nel tempo, riutilizzabile ogni qualvolta vi siano necessità e condizioni.
Francesco S. Piccione
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