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20/02/2021 EDITORIALE N. 3/2021 Di Francesco Piccione
Continuiamo il nostro approfondimento relativo ai cavi elettrici/audio, in relazione a ciò che è ampiamente ed erroneamente diffuso su internet, a proposito della loro inutilità ed ininfluenza sulla qualità del suono. In questo editoriale, vi parlo di cavi coassiali…
Cos'è un cavo coassiale?
Il cavo per il collegamento tra antenna e TV, può ben essere preso ad esempio.
Questo cavo, semplicissimo, in sezione, dal centro verso l'esterno, è composto da:
un filo di rame solido o multifilare, avvolto da un isolante; a sua volta, questo isolante è avvolto da una calza di rame; a sua volta, la calza è avvolta dalla guaina isolante esterna.
Il cavo coassiale utilizzato per la TV è solitamente rigido, mentre quello utilizzato per il settore audio è flessibile, ma visto in sezione è identico al precedente.
Per il settore audio, il cavo coassiale si utilizza, collegando il polo interno al positivo e la calza al negativo al connettore RCA.
Diffusione
La maggioranza dei cavi di interconnessione o segnale per uso audio, presenti nei negozi di elettronica e di materiale elettrico/elettronico, sono di tipo coassiale. Dotati di connettori RCA, il loro costo varia da 3 a poco più di 20 euro, per la coppia di 1 metro circa di lunghezza. Diversi costruttori di cavi audio, anche Hi-End, utilizzano il cavo coassiale, con materiali conduttivi, isolanti e connettori RCA di migliore qualità. Inoltre, viene spesso utilizzato anche come cavo di potenza: ne possiedo uno di una famosa marca statunitense
Il cavo con geometria coassiale, quindi, è piuttosto diffuso nel mercato e molto utilizzato anche nel settore audio. Si pensi, ad esempio, ai cavi per microfoni, anche per studi di registrazione.
Variante
Esiste una variante a questo tipo di cavo coassiale.
Si tratta della medesima geometria, ma al centro, al posto di un solo filo conduttore, ne troviamo due, ovviamente tra loro isolati. Tutto il resto è identico.
Ebbene! Se i due fili conduttori centrali, li colleghiamo entrambi tra loro al positivo del connettore RCA, e la calza al negativo, questo cavo è un semplice cavo coassiale. Se, invece, uno dei due fili conduttori isolati interni al cavo, lo colleghiamo al positivo dello RCA e l'altro al negativo, e nella calza non facciamo scorrere alcun tipo di corrente elettrica, questo non è più un cavo coassiale, ma un altro come il doppino rosso/nero, a due conduttori isolati uguali tra loro.
Il ruolo della calza...
Un importante ruolo lo assume la calza di rame. Questa, funge da schermatura, SOLO se la si collega a massa, ma con una delle due estremità! In questo caso, si avrà un doppino, con schermatura.
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Se, invece, alla calza gli consentite di fare scorrere una delle due polarità del segnale, si crea un casotto: un abominevole cavo elettrico, dove una delle due polarità, ha due tipologie differenti di filo conduttori e questi si trovano, uno posto centralmente e l'altro esternamente a circondare due fili conduttori di opposta polarità.
Se, invece, si utilizzasse un connettore XLR, la calza può essere utilizzata per il "trasporto" della massa, mentre i due conduttori centrali, per il positivo ed il negativo.
Coassiale? No, grazie!
Esiste un video, dove viene eseguita una misurazione tecnica su un cavo coassiale. Questa, evidenzia un piccolo problema tecnico, che creano tutti i cavi con geometria coassiale come prima specificato. All'autore del test, rimanendo perplesso, è venuto spontaneo affermare che "probabilmente il doppino rosso/nero può ben essere impiegato anche come cavo di interconnessione/segnale".
Stavolta c'ha ragione! Infatti, come ho fatto rilevare nel 1999 su Costruire Hi-Fi, nn. 41 e 42, nel famoso articolo "Dell'Enigma dei Cavi©". Solo che, invece di indicare il tradizionale doppino rosso/nero di potenza, ho consigliato l'utilizzo del cavo elettrico sopra descritto: quello a due poli centrali + calza!
HFG PF One Interconnect
Sempre sulla stessa falsariga, nel 2001, nella sezione Laboratorio Esoterico di HI-FIGUIDE©, presentai gratuitamente ai lettori, il progetto di cavo di interconnessione PF One Interconnect, che era, e lo è tutt'ora, la considerevole evoluzione del due poli centrali + calza.
Conclusioni
Nel 1999, molti anni prima di quel video, avevo espresso che il cavo a geometria coassiale non è una buona cosa per il segnale audio: "veleno per l'hi-fi", lo definii.
Poco più di un decennio più tardi, la mia invenzione brevettata col n° 1415894, ad esempio, contrariamente a tutti i tradizionali cavi elettrici/audio, anche Hi-End, costituisce un fatto nuovo, sotto ogni punto di vista. Infatti, questa invenzione esprime una notevole banda passante, non solo dal punto di vista squisitamente elettrico, ma anche come potenza.
Ne consegue che la sua qualità del suono, è dovuta al fatto di non interferire in alcun modo, col processo di trasmissione del flusso di energia elettrica e/o segnale audio, donando al suono del sistema audio, una qualità altrimenti impossibile da ottenere con la normale tecnologia dei cavi elettrici.
Più completo, armonioso, maestoso, musicale e naturale; poiché si esprime più efficienza, velocità, linearità e rapidità di reazione, al punto da abbattere completamente qualsiasi generazione di distorsione aggiunta, tipica dei tradizionali cavi elettrici/audio. Infatti, non si tratta dei tradizionali cavi, ma dei dispositivi: Electromagnetic Passive Devices© (EPD©).
Francesco Piccione
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