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19/08/2021 EDITORIALE N. 11/2021 Di Francesco Piccione
Questo fatto, lo devo raccontare per mantenerne vivo il ricordo di questa inattesa quanto straordinaria esperienza, nella speranza che tra 100 anni Facebook esista ancora...
Poco prima dell'avvento del Covid 19, un giorno col mio amico E. P., nonché anche mio cliente, siamo andati a casa dell'amico M. R., per ascoltare musica tramite il suo fantastico sistema audio, terminato con i prestigiosi diffusori acustici Infinity IRS Beta, amplificati con elettroniche Mark Levinson e Sonic Frontiers. Dopo un po' dall'inizio dell'ascolto, è arrivato un altro amico, F. P. (che ovviamente non sono io), che all'epoca, prima del Covid, frequentava assiduamente i nostri "salotti di musica e dialoghi introno all'hi-fi esoterica". Dopo i convenevoli, riprendiamo l'ascolto.
Ad un certo punto, al termine di un brano, F. P. afferma: "Che è successo all'impianto, che non suona bene come l'altro giorno?". Io: "Come, come?". F. P.: "Sono venuto qui l'altro giorno e l'impianto, oggi, non suona affatto come l'altro giorno! È stato cambiato qualcosa?". M. R., il proprietario: "No! Stanotte c'erano tuoni e fulmini, per cui ho dovuto staccare tutte le prese di alimentazione del sistema".
Faccio una interruzione. Pochi sanno che i miei Dispositivi Elettromagnetici Passivi© (EPD©), di cui al mio brevetto di invenzione industriale n° 1415894, possiedono due dispositivi, IPD© e TE©, entrambi brevettati alla sez. 4, che si innescano dopo 5 giorni che gli EPD sono stati collegati al sistema audio e, quindi, alla rete elettrica a 220 Volt.
Spiego questo fatto ad F. P. (che già ne era parzialmente al corrente) ed all'altro amico presente quel giorno. L'importanza di questa inattesa esperienza, è dovuta al fatto che questo dispositivo è sempre stato oggetto di apposite sperimentazioni, con la collaborazione di diverse persone, ma in questo caso, non vi è stata programmata alcuna sperimentazione.
Riprendiamo la conversazione. Io ad F. P.: "Quindi, stai notando che c'è qualcosa di diverso nel suono, rispetto a quello dell'altro giorno?". F. P.: "Differenza? A me non sembra poca! Non mi piace come sta suonando, non che suoni male, ma non è la stessa cosa! Il suono dell'altro giorno, è più naturale, più vero, non saprei come descriverlo". Io: "Complimenti! Avevi dato dimostrazione della tua sensibilità all'ascolto, ma non mi aspettavo percepissi anche queste differenze. Ma essendo tu, oltre che esperto e professionista di elettronica, nonché costruttore artigiano di chitarre di alta qualità, me lo dovevo aspettare. Comunque, questa è la differenza tra prima e dopo i 5 giorni".
F. P.: "Devo ammettere che, sapevo di questo particolare dispositivo, ma pensavo alle solite enfatizzazioni audiofile. Non credevo funzionasse in questo modo così evidente. Credo, visto che non saprei dare una spiegazione tecnica, che hai scoperto qualcosa che ancora non è scritto nei libri di fisica!".
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Io: "Ti ringrazio per la tua fiducia, ma non allarghiamoci più di tanto". F. P.: "Guarda che non scherzo ed, infatti, sono curioso di ritornare qui tra 3 giorni e tra 5, per verificare personalmente che ci siano differenze e che non sia una semplice impressione, basata su un suggestivo ricordo, anche se risalente all'altro giorno".
Io: "Beh, suggestivo non è, perché tu non sapevi niente di ciò che stanotte ha fatto M.R.. Né io ne ero a conoscenza, tant'è che durante l'ascolto iniziale, mi lamentavo tra me e me, del fatto che M.R. avesse messo mano all'impianto, giusto, giusto, quando sapeva che E.P. sarebbe venuto oggi ad ascoltare per la prima volta. Invece, M.R. ha per forza dovuto staccare le spine di alimentazione dalla rete elettrica, a causa del temporale di stanotte".
Abbiamo continuato l'ascolto epr tutta la mattinata e ci siamo congedati.
L'amico F.P., è poi ritornato a casa di M.R. al terzo giorno, affermando che qualcosina nel suono era migliorata. È nuovamente ritornato il quinto giorno, ed ha riconosciuto il bellissimo suono ascoltato la settimana prima, esattamente come se lo ricordava. Per cui ha ribadito il suo pensiero, prima espresso: "Francesco Piccione, ha scoperto qualcosa che non è ancora scritto nei libri di fisica!".
Conclusioni
Ogni EPD© è un sistema complesso, composto da una serie di sistemi semplici. In fisica, il sistema è definito semplice, quando il suo comportamento e/o i suoi risultati, sono ben noti. L'unione e/o la combinazione di più sistemi semplici, noti, porta alla creazione di un sistema complesso, le cui proprietà, non è detto che dipendano dalla somma dei singoli sistemi semplici, ma potrebbe portare a qualcosa di nuovo e/o diverso.
Il bellissimo suono prodotto dagli EPD©, l'ho denominato "Il Suono del Fulmine©", poiché si tratta di un suono, che il sistema audio riesce ad esprimere, quando:
"l'energia elettrica ed il segnale audio, transitano al suo interno senza vincoli e lacciuoli di qualsiasi natura, facendoli fluire ad una efficienza e velocità, che solo il fulmine rende palesemente visibili".
I vincoli ed i lacciuoli alla corretta trasmissione del flusso di energia elettrica, quindi, contribuiscono a generare infinitesimi microscopici rallentamenti e variazioni della velocità di trasmissione, e dissipazioni della stessa energia e, quindi, anche del contenuto del segnale audio.
Anche, la Stimolazione Elettrica Avanzata© (AES©), di cui al brevetto n° 1415414, contribuisce ad eliminare tutte quelle barriere, che si frappongono all'efficiente e veloce flusso di energia elettrica. Ed anche questa, è un sistema complesso…
Francesco Piccione
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