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08/02/2021 EDITORIALE N. 1/2021 Di Francesco Piccione
Questo mio editoriale, vuole rappresentare una denuncia contro l'ignoranza dilagante, soprattutto nei gruppi di facebook, che ormai hanno largamente sostituito i vecchi forum.
Esistono, infatti, una miriade di post e video, riguardanti i cavi elettrici per uso audio/hi-end. Solitamente, sono di scherno ed offensivi, nei confronti di chi li acquista, contestando la loro utilità ed incidenza sulla qualità del suono. Spesso, quelli più aggressivi e denigratori, sono ricchi di "mi piace", come in quei programmi tv dove si applaudono tra loro.
Su You Tube, esiste un video, che (rimosse le sterile polemiche da parte del suo autore), potrebbe essere preso ad esempio, per uso scolastico. In questo video, tramite strumentazione tecnica molto costosa, vengono effettuate delle misure su due tipologie di cavi elettrici: un coassiale ed un bifilare rosso/nero.
Alle misure, il coassiale evidenzia un problemino tecnico. Su CHF nn. 41 e 42 del 1999, nel mio articolo "Dell'Enigma dei Cavi©", avevo scritto che "il coassiale è veleno puro per la qualità sonora". Questa misurazione, conferma, a distanza di due decenni, quanto avevo scritto.
È un problema, infatti, che la stragrande maggioranza dei cavi per uso audio, siano coassiali.... Il classico bifilare rosso/nero da 1,5 millimetri quadrati, alla misurazione esibisce una lineare risposta in frequenza, che va da 1 a 40.000 Hz. L'autore del video, afferma che questo cavo è perfetto per tutti gli utilizzi audio/hi-end (anche come cavo di interconnessione), anche perché, a suo dire, noi sentiamo le frequenze che vanno dai 20 ai 20.000 Hz.
Questo video, è perfetto per l'uso scolastico, magari per i ragazzini della scuola media e per quelli degli istituti tecnici, ma non oltre. In sostanza, si afferma che le misure tecniche contano! In realtà, la misurazione del bifilare rosso/nero, indica che questo è in grado di supportare segnali che vanno da 1 a 40.000 Hz. Ma non afferma altro! Infatti, è da tempo immemore, che le misurazioni tecniche non esprimono delle verità assolute, ma indicano solo il funzionamento dell'oggetto misurato (1 - 40.000 Hz), nè la modalità del suo comportamento, nè la qualità dello stesso comportamento.
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È come affermare, ad esempio, che 10 differenti amplificatori dalla medesima risposta in frequenza, si comportano tutti allo stesso modo e con la medesima qualità sonora. Faccio un altro esempio. Confrontiamo il bifilare rosso/nero con un altro cavo elettrico, la cui risposta in frequenza va da 0,1 ed 1.000.000 di Hz. Empiricamente, possiamo affermare che quest'ultimo cavo ha una banda di frequenze più estesa, quindi sarebbe anche migliore del bifilare rosso/nero. Ma, anche in questo caso, non possiamo affermare come si comporta, nè qual è la qualità del suo stesso comportamento. Inoltre, è superficiale affermare che questo cavo è inutile, perché noi ci sentiamo tra i 20 e i 20.000 Hz...
La prestazione tecnica di quest'altro cavo rispetto al bifilare rosso/nero, è nettamente migliore. Ma, non indica come si comporta e qual è la sua incidenza sulla qualità del suono; e nemmeno ai fini della efficienza di trasmissione del segnale audio. Ciò perché, tutte le misurazioni tecniche, si riferiscono solo al funzionamento dell'oggetto testato e non al suo effettivo comportamento. Le misurazioni, quindi, NON sanciscono una Verità Assoluta, ma un aspetto particolare di un fenomeno decisamente più complesso, al di là della comprensione di molti.
In conclusione, è su questi ed altri presupposti (superficialità, assenza di studi, ricerche e sperimentazioni specifici, non percezione delle evidenti differenze sonore, per erronee convinzioni personali, eccetera), su cui si basano tutti coloro che negano, anche aspramente e maleducatamente, l'esistenza del "suono dei cavi" e delle proprietà sonore di tutti i cavi elettrici, qualsiasi sia la loro geometria e la loro destinazione d'uso; al punto da negare la stessa scienza. Si spiega così, la loro aggressività ed il fatto che tra loro si sostengono, applaudendosi.
La mia invenzione, ad esempio, brevettata col n.° 1415894, rispetto al passato è qualcosa di profondamente nuovo, che unisce misurazioni e qualità del comportamento, oltre a tenere in considerazione una vasta gamma di fenomeni fisici, di cui diversi non ancora pienamente compresi allo stato attuale della tecnica e della conoscenza scientifica:
Francesco Piccione
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