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7. Una scoperta rivoluzionaria
Si tratta di un "metodo/processo" brevettato che, a mio modesto avviso, apre dei nuovi scenari nella ricerca scientifica. Potrebbe, ad esempio, tracciare una nuova strada nello studio del comportamento del flusso di energia elettrica o di altri fenomeni correlati; oppure, considerare sotto una nuova luce fenomeni fisici prima diversamente osservati; o altro ancora, nel mondo subatomico della meccanica quantistica. Certo è che, ancora oggi, in questa branca sono più i misteri che le certezze, più le cose da scoprire che quelle già note.
Questo "metodo/processo" è il frutto di una intuizione geniale, che ha portato ad una mia scoperta scientifica rivoluzionaria, ossia:
"non è vero che i "dispositivi tecnologici", i "conduttori solidi", etc., funzionino correttamente ed efficientemente immediatamente o dopo i primi utilizzi, neppure dopo anni di utilizzazione! È necessario, invece, "istruire" ed "allenare" gli elettroni a "comportarsi" secondo precise "modalità", fornite dagli "stimoli elettrici", "organizzati" secondo il "metodo/processo" di mia invenzione".
Inoltre, ho scoperto anche che:
"è persino possibile "migliorare" ed "incrementare" la funzionalità e le prestazioni elettro/meccano/magnetiche di qualsiasi dispositivo tecnologico, dei conduttori solidi, etc., senza modificarne la loro "struttura fisica", ma mediante l'esecuzione di più "cicli" del mio metodo/processo".
8. Una nuova idea: gli "stimoli elettrici"
Come precedentemente anticipato, il "metodo/processo" di mia invenzione, apre dei nuovi scenari scientifici nel mondo del flusso di energia elettrica. Chi l'avrebbe mai detto, infatti, che i dispositivi audio, i cavi elettrici, gli altoparlanti, i televisori, i radiotelescopi, i radar, i sonar, etc., dovessero essere sottoposti ad una specifica "terapia", sia per fare assestare il loro funzionamento e rodarli (corretta funzionalità), sia anche per fare migliorare ed incrementare le loro prestazioni (massima funzionalità)? E che questa "terapia" consisterebbe in una via di mezzo, tra quella adottata dagli atleti per la loro preparazione fisica e quella utilizzata dal nostro cervello per la memorizzazione? E che al posto delle attività fisiche e mnemoniche, si dovessero utilizzare degli opportuni "stimoli elettrici organizzati"?
9. Gli "stimoli elettrici" nel mondo scientifico
Ogni nuova scoperta scientifica spesso si accompagna ad ingiustificati scetticismi e diffidenze. Eppure, successivamente alla presentazione della mia domanda di brevetto, ho scoperto che l'idea degli "stimoli elettrici" è stata anche utilizzata in altri recenti esperimenti, la cui descrizione è avvenuta in particolare, in due programmi televisivi: "Morgan Freeman Science Show" ed "Il futuro secondo Hawking".
9.1 Incremento della capacità di reazione
Alcuni esperimenti sono stati effettuati sul "cervello umano". Il loro scopo è stato quello di incrementarne la "rapidità di reazione" di sue aree deputate a specifiche funzioni, mediante una specifica "stimolazione elettrica". Le cavie sono stati i militari, piloti di "droni". Due i risultati ottenuti dagli esperimenti. Il primo, è stato quello di incrementare la "capacità di reazione" nel riconoscimento e distinzione di obiettivi nemici od amici, presenti nel medesimo istante, allo scopo di ridurre gli "effetti collaterali". Il secondo, fatto straordinario, è stato quello di rendere permanente questo incremento.
9.2 Incremento delle capacità matematiche
Un altro esperimento ha riguardato la "stimolazione elettrica" di una specifica area del cervello, per incrementare le capacità matematiche, di individui piuttosto scarsi in questa materia. I risultati hanno dimostrato un sensibile incremento della loro capacità, sia nei calcoli, che nella sua comprensione.
9.3 I computers quantistici
Semplicemente straordinaria è l'altra sperimentazione (ancora in corso), riguardante la realizzazione dei futuri "computers quantistici".
Sintetizzando, per fare effettuare i calcoli agli atomi presenti all'interno di un microchip superconduttore raffreddato ad elio liquido, si inviano degli "stimoli elettrici" (in questo caso nella forma delle "microonde"), per letteralmente "massaggiarli e solleticarli" (parole dello scienziato Jones…). Più gli atomi sono rilassati e contenti, più volentieri effettuano le operazioni di calcolo… Eppoi sarei io quello impazzito… Eppure sembra che funzioni!
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