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EDITORIALI | 2017

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2017
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Mamma! Ho Inventato un Mostro!
La Teoria della "Anticipazione di Energia"

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Data pubblicazione:
Siracusa, 16/03/2017
Data Aggiornamento:
16/01/2018

EDITORIALE N. 2/2017

LA TEORIA DELLA "ANTICIPAZIONE DI ENERGIA"

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Continua da pagina 3

Questa mia constatazione è perfettamente spiegabile scientificamente, scomodando la "Teoria della Relatività" di Albert Einstein.
Questa afferma che:

"più si viaggia in prossimità della velocità della luce, più lo spazio si contrae e
più il tempo si dilata".


Per migliorare la sua comprensione, cito un noto esempio scolastico: quello del "viaggio nello spazio".
Se si affronti questo viaggio nello spazio alla velocità della luce e poi si rientri nella Terra, succederebbe che per il viaggiatore potrebbe essere trascorso un solo giorno, mentre per la Terra potrebbero essere trascorsi anche 100 anni.
Ciò vuol dire che più la velocità del viaggio avviene in prossimità sempre maggiori a quella della luce, più il percorso dello stesso si contrae e maggiore sarà il tempo trascorso qui sulla Terra.

Quindi, più si viaggia in prossimità della velocità della luce, più la lunghezza del percorso (
spazio) si accorcia (contrae), più per il viaggiatore il tempo trascorre lentamente (si dilata), così lentamente da rimanere alla stessa età di quando è partito, mentre al suo ritorno troverà la Terra invecchiata anche di centinaia, se non di migliaia di anni.


18. Relatività e flusso di energia elettrica

Il comportamento del "flusso di energia elettrica", quando fluisce all'interno dei "conduttori solidi", può essere perfettamente spiegato dalla  "teoria della relatività".
Dalle sperimentazioni è risultato evidente che l'energia elettrica non fluisce alla medesima velocità che la luce tiene nello spazio, bensì che subisca dei rallentamenti, evidentemente non trascurabili. Questi rallentamenti sono causati dalle diverse tipologie di "strutture geometriche" con cui sinora sono stati realizzati i tradizionali "conduttori solidi".

Una riduzione della velocità del flusso di energia, ad esempio, di qualche centimetro al secondo sui circa 300.000 Km/s, basterebbe per "modificarne fortemente il suo comportamento". Ciò causerebbe delle irregolarità nel funzionamento dei dispositivi ed apparecchiature elettroniche. Queste irregolarità, saranno tanto maggiori, quanto maggiori saranno, sia il rallentamento che la precisione di funzionamento dell'apparecchiatura elettronica.

Ne consegue che, quando l'energia elettrica fluisce all'interno di un "
dispositivo elettromagnetico passivo" che ne favorisca la sua efficienza e velocità di trasmissione, accadono due fenomeni:

  1. la lunghezza (spazio) del "dispositivo" virtualmente si riduce (si contrae);
  2. la dispersione dell'energia elettrica si riduce notevolmente (si dilata nel tempo), conseguendo un risparmio della stessa.

Ciò vuol sostenere che:

"quanto più prossima sarà la velocità del flusso di energia elettrica a quella della luce, tanto più si ridurrà la lunghezza del "dispositivo", quanto minore sarà la sua dissipazione di energia".




19. Velocità del flusso e conservazione di energia

Esiste un'altra spiegazione a sostegno della rilevazione sperimentale dell'"Anticipazione di Energia".
Un "
dispositivo elettromagnetico passivo" che consente al flusso di energia elettrica di fluire al suo interno alla velocità della luce, si vede ridurre sia la sua lunghezza, che la sua dispersione di energia. Ciò vuol dire che:

"più velocemente fluisce l'energia elettrica, minore sarà la sua dispersione e maggiore sarà la sua "conservazione"".


Einstein affermava che viaggiando alla medesima velocità della luce, succederebbero cose strane.
La rilevazione sperimentale della "Anticipazione di Energia", mi ha portato a credere ad un collegamento diretto tra la "velocità del flusso" e la "conservazione di energia".
Ciò vuol affermare che:

"quando l'energia elettrica fluisce alla medesima velocità della luce, si verifica l'assenza di qualsiasi forma di dispersione della stessa, conseguendo di fatto la sua totale "conservazione".

15. Dai tradizionali "cavi elettrici" ai rivoluzionari "dispositivi elettromagnetici passivi"

La qualità del suono espressa dal sistema HI-FI del mio laboratorio, dapprima dopo avere sostituito un solo "cavo di alimentazione" (
par. 11.3); successivamente, gli altri tre di esigua lunghezza (par. 11.4) ed, infine, col super cavo collegato al lettore digitale (par. 11.5), è talmente diversa, differente ed entusiasmante, da pormi delle nuove domande. Ad esempio: "Com'è possibile un simile rivoluzionario e radicale cambiamento della qualità del suono?".

Chiaramente questo cambiamento non può essere dovuto ai "parametri classici" della resistenza, capacità ed induttanza, sia perché in questo caso non transita il segnale audio, sia perché l'efficienza e la velocità di trasmissione non dipendono solo da questi parametri. 
Una notte ho avuto un "flash"! L'attenta analisi delle nuove caratteristiche del suono riprodotto, mi ha fornito una risposta più che attendibile:

"la qualità del suono è mutata radicalmente, perché, dapprima il preamplificatore, poi i tre amplificatori ed infine il lettore digitale, hanno cominciato a funzionare in modo più che perfetto. Ciò è dovuto all'azzeramento di qualsiasi forma di distorsione, che prima veniva generata dalle continue alterazioni del comportamento del flusso di energia elettrica".


Le perfette condizioni di funzionamento, quindi, si sono conseguite perché adesso l'energia elettrica viene fornita senza alcuna indecisione, costantemente ed in tutte le infinite variabilità e condizioni!

Nemmeno con l'utilizzo dei più costosi stabilizzatori di tensione, si consegue il medesimo fenomeno! Perdipiù, nonostante che l'energia elettrica antecedentemente percorra chilometri e chilometri di rete elettrica, prima di giungere alla presa di rete a 220 Volt!
Per cui, l'eccezionale miglioramento è dovuto solamente all'utilizzo dei miei innovativi "cavi di alimentazione", che evidentemente non sono dei semplici e tradizionali "cavi elettrici", bensì dei rivoluzionari "
dispositivi", in grado di incrementare l'efficienza e la velocità di trasmissione del flusso di energia elettrica.

Questi, quindi, al mondo sono i primi e rivoluzionari:

"dispositivi elettromagnetici passivi".



16. Un risvolto sorprendente: l'"Anticipazione di Energia"

Vi è, però, un altro fenomeno straordinario scaturente dalle ultime fasi di questa lunghissima sperimentazione. L'eccezionalità del miglioramento delle prestazioni sonore, mi ha convinto essere:

"più dovuta ad una fornitura "anticipata" di energia elettrica, anziché a quella in forma "istantanea"".


Già il solo affermare che l'energia elettrica all'interno dei tradizionali cavi elettrici non giunga "istantaneamente" è una idea forte!
Figurarsi notare in modo indiscutibile, che con i miei "dispositivi elettromagnetici passivi" la stessa giunga "anticipatamente": ossia,

"essere a disposizione un'inezia prima di quanto serva...".


È da questa rilevazione sperimentale che è scaturita la mia idea della "
Anticipazione di Energia": una rivoluzione nel modo di vedere e concepire il comportamento del flusso di energia elettrica, nel suo fluire all'interno dei "conduttori solidi".


17. Teoria della relatività di Albert Einstein

Tutto ciò, però, è solo una bellissima idea!
Per elaborare una nuova teoria occorre un riscontro scientifico, a ciò che questa lunga sperimentazione ha sancito.

Dopo due notti insonni, ho avuto un nuovo "flash"!

"È evidente che l'energia elettrica, all'interno dei conduttori solidi, non fluisca alla medesima velocità della luce, ossia a 299.792,458 chilometri al secondo (Km/s), come avviene nella sua propagazione nell'universo. Esiste la concreta possibilità di sue variazioni in diminuzione, attualmente impossibili da quantificare con opportuna strumentazione tecnica, ma rilevate con le mie sperimentazioni".


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