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GLI EDITORIALI | 2016

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EDITORIALI | 2016

GLI EDITORIALI
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2016

Line Source &
Line Array

EDITORIALE N. 3/2016

LINE SOURCE & LINE ARRAY


Tra i molteplici argomenti riguardanti l'hi-fi di cui è possibile trattare in un editoriale, mi si offre l'occasione per parlare di uno squisitamente tecnico, che non ho mai ritenuto utile approfondire: il "Line Source" ed il "Line Array".

L'occasione è fornita da due episodi completamente diversi, che mettono in evidenza come l'argomento, da un lato sia piuttosto complesso, mentre dall'altro e persino mal compreso da coloro che parrebbero essere nelle condizioni di comprenderlo correttamente. 


Primo episodio

In un libro scritto da una persona decisamente autorevole, scopro che l'argomento in oggetto è stato trattato dal punto di vista dell'autore. Lo stesso credo che non sia un progettista di diffusori, per cui penso che vi sia un errore di traduzione o una svista.

Andiamo con ordine!
Per "
Line Source" o "Sorgente Lineare" si indica una caratteristica di emissione degli altoparlanti a sviluppo verticale, come i "diffusori planari", equipaggiati da altoparlanti "elettrostatici", "isodinamici" ed a "nastro", sviluppati in lunghezza o altezza. Tanto per fare pubblicità gratuita, cito due costruttori simboli di questa tipologia di sorgente: Martin Logan e Magnepan.

Per "
Line Source" si intende, anche, una serie di altoparlanti (woofers, midranges e tweeters), posti in successione l'uno sopra l'altro, ossia in linea verticale. Quest'ultima disposizione, però, viene più correttamente denominata "Line Array", ma di fatto realizza una "sorgente lineare", mediante l'utilizzo di più altoparlanti identici. Sempre per fare pubblicità gratuita, i massimi esponenti di questa filosofia sono la Infinity (IRS V) e Mc Intosh (con alcuni diffusori alto gamma).

Ebbene, nel libro l'autore afferma che il "Line Array" composto da altoparlanti magnetodinamici conici od a cupola, si comporta come fosse una "sorgente puntiforme", anziché "lineare".
Si tratta di un'opinione palesemente errata, sia dal punto di vista "teorico", che della "percezione sonora".

Dal punto di vista teorico (
e tecnico), c'è una gran bella differenza tra le sorgenti:

  • "puntiforme",
  • "sferica"
  • e "lineare".

Sintetizzando, quella "
puntiforme" si caratterizza per l'emissione del suono proveniente de una sorgente dotata di un unico centro di emissione. Facendo altra pubblicità gratuita, un'ottima applicazione della sorgente "puntiforme" è rappresentata dall'altoparlante "Dual Concentric" della Tannoy. In questo, i centri delle due sorgenti di emissione, woofer e tweeter, coincidono perfettamente, poiché il tweeter è infilato dentro il woofer.

La sorgente "
sferica", invece, si caratterizza per una irradiazione del suono a 360°. Immaginate una pallina da tennis "sospesa in aria", che irradia suoni in ogni direzione e con la stessa intensità. Mi piacerebbe tanto partecipare allo studio e sviluppo di un simile altoparlante. Se ricordate l'articolo pubblicato su CHF n. 36 del 1998, dedicato all'attualissimo "Reference System", ipotizzavo la possibilità di due "elettrodi" posti ad una certa distanza, che con scariche elettriche "ionizzavano" l'aria circostante, generando suoni attraverso un "plasma" di forma sferica. Fantascienza...

Da ciò si evince senza alcun dubbio, che una disposizione in successione verticale di una serie di identici altoparlanti, non può essere assolutamente considerata o assimilata nel comportamento, ad una "sorgente puntiforme"; nemmeno nel caso non vi sia una emissione posteriore da parte degli stessi. Infatti, viene denominata "Line Array": sorgente lineare composta da una pluralità di altoparlanti identici, disposti in linea verticale.

La prova inoppugnabile, è fornita anche dalla "
percezione sonora".
Sia i diffusori acustici "Line Source", che i "Line Array", possiedono la caratteristica comune e distintiva, di
suonare sempre più piano man mano che ci si avvicina a questi. La sorgente "puntiforme", invece, si comporta all'opposto.

Questo fenomeno fisico, accade perché entrambe le sorgenti "lineari", "focalizzano" la loro emissione più in avanti (
o più lontano), rispetto alla sorgente "puntiforme". Lo conferma anche l'attenuazione sonora: mentre la pressione acustica della sorgente "puntiforme" decresce di 3 dB al raddoppio della distanza, in quella "lineare", fino ad una certa distanza, l'attenuazione di 3 dB avviene al quadrato della distanza. Ne consegue che la sorgente "Line Array" non si comporta mai come una sorgente "puntiforme", sotto tutti i punti di vista. 

È questo uno dei motivi per cui i diffusori acustici a sorgente "lineare", grazie anche all'emissione a dipolo (
o mista dipolo/bipolo), ricreano una bella "immagine olografica" della scena sonora, anche per punti di ascolto laterali, ma non troppo, a quello centrale.


Secondo episodio

Da diversi anni succede che simpatici e perditempo personaggi, citano il mio nome su internet. Lo scopo è quello di mettersi in evidenza e, quindi, farsi pubblicità. La tecnica, però, è sempre la stessa: scrivere qualcosa su di me, senza avvisarmi, né darmi diritto di replica, per il solo scopo di screditare me ed il mio

lavoro. Di conseguenza, costoro non stanno esprimendo una loro "opinione", ma mi diffamano pubblicamente, danneggiando la mia immagine. Ogni tanto ne vengo a conoscenza ed opero tra due scelte: la querela (solitamente) o la pubblica segnalazione.

È incredibile che nel 2016 esistano ancora persone che non sappiano distinguere tra l'estrinsecazione di una "opinione" e la "diffamazione". Per far comprendere meglio questa differenza, scrivo due esempi da manuale:

  • "Un array di tweeter a cupola crea delle interferenze distruttive per frequenze la cui lunghezza d'onda è inferiore al raggio della membrana  del tweeter. Ritengo e consiglio sempre l'utilizzo di un solo tweeter o altro sistema di mia ideazione o altrui".

  • "Nel "Reference System" di Francesco Piccione si impiegano un array di tweeters a cupola, le cui interferenze distruttive mandano a buona donna qualsiasi forma di coerenza. Poiché dai miei studi e ricerche, anche di brevetti, non si comprende come il Piccione abbia risolto il problema, è chiaro che non lo ha fatto. Meglio allora utilizzare un solo tweeter o altra soluzione; oppure un sistema da me ampiamente trattato…".

Anche se il secondo caso è una corretta sintesi di un dialogo tra soggetti che sembra creato apposta per lo scopo, la distinzione tra l'opinione e la diffamazione è chiaramente messa in evidenza. Questa risiede essenzialmente nell'assenza della citazione del mio nome e del mio sistema, anche nella forma dell'allusione. Inoltre, non sono stato né avvisato dagli autori, né mi è stato concesso il diritto di replica. Insomma, una meschineria! Colpiti ed affondati!

È giusto che sappiate che tutto il mondo della riproduzione del suono è ricco di esempi di "interferenze distruttive". Qualsiasi tecnica e tipologia di diffusori ne sono affetti. Quello che, però, vorrei sottolineare è di che cosa si stia parlando? Di che interferenze distruttive si vaneggia? Non credevo che all'ascolto del mio "Reference System" dovessi mettermi le cinture di sicurezza per evitare di essere risucchiato in un vortice distruttivo, una specie di "buco nero"; oppure, che dovessi mettermi all'interno di una gabbia di Faraday, per evitare di essere colpito dalle saette scatenate dall'array di tweeters.

D'altronde, all'ascolto non si nota l'assenza totale o parziale di certi strumenti musicali o che il suono sia monco o distrutto in ampie gamme di frequenze. Né dall'espletamento della risposta in frequenza, i cui grafici sono stati pubblicati nel numero di CHF citato, si trovano tracce di interferenze distruttive, visto la notevole regolarità espressa entro +/- 1,5 dB, da 300 a 32.000 Hz.

Piuttosto, il "
Reference System" mi ha consentito di scoprire le modalità di comportamento dell'energia elettrica e della sua efficienza, facendomi ottenere due brevetti (1 e 2) dalle caratteristiche internazionali. Cose di cui i perditempo non possono nemmeno lontanamente vantarsi. Se fosse effettivamente mancata la "coerenza", perché andata a puttane…

In conclusione, se volete sapere come ho affrontato sotto molteplici aspetti e risolto questo specifico problema, basta intestarmi un assegno di 500.000 Euro!

Francesco S. Piccione


P.S. 1
Segnalo come CD di riferimento uno di quelli che ha ricevuto il nostro massimo "premio": l'HI-FIGUIDE GOLD©. Si tratta del CD di Marilyn Mazur, "Elixir", edito dalla ECM Records (2008). È perfetto per la verifica della qualità sonora di qualsiasi sistema hi-fi, sia in gamma bassa, ma soprattutto in gamma medio-alta, a dir poco straordinaria. Ma vi è anche altro. Se non vi piace, ecco le interferenze…

P.S. 2
A coloro che fossero interessati sull'argomento "diffusori acustici" e corretta riproduzione del suono, consiglio l'acquisto della "trilogia", la cui lettura è assolutamente indispensabile, sia per affrontare gli innumerevoli argomenti relativi alla corretta progettazione e riproduzione del suono, che per la corretta scelta dei diffusori acustici. Soprattutto vi serve per acquisire indipendenza dalle chiacchiere dei perditempo. Si tratta di:



Oltre questi, consiglio anche l'acquisto del bestseller "
Standard Minimo©". Con questo libro è possibile conoscere una lista di diffusori acustici, sia da acquistare che da prendere a riferimento per propri studi e progettazione.

P. S. 3
Inoltre, visitate le pagine relative ai miei test sui diffusori acustici.

P. S. 4
Infine, per chi fosse interessato a conoscere gli argomenti relativi alle onde sonore ed all'ambiente di ascolto, consiglio il libro "Osservazione dei Fenomeni Acustici".

 

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