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Tra i molteplici argomenti riguardanti l'hi-fi di cui è possibile trattare in un editoriale, mi si offre l'occasione per parlare di uno squisitamente tecnico, che non ho mai ritenuto utile approfondire: il "Line Source" ed il "Line Array".
L'occasione è fornita da due episodi completamente diversi, che mettono in evidenza come l'argomento, da un lato sia piuttosto complesso, mentre dall'altro e persino mal compreso da coloro che parrebbero essere nelle condizioni di comprenderlo correttamente.
Primo episodio
In un libro scritto da una persona decisamente autorevole, scopro che l'argomento in oggetto è stato trattato dal punto di vista dell'autore. Lo stesso credo che non sia un progettista di diffusori, per cui penso che vi sia un errore di traduzione o una svista.
Andiamo con ordine! Per "Line Source" o "Sorgente Lineare" si indica una caratteristica di emissione degli altoparlanti a sviluppo verticale, come i "diffusori planari", equipaggiati da altoparlanti "elettrostatici", "isodinamici" ed a "nastro", sviluppati in lunghezza o altezza. Tanto per fare pubblicità gratuita, cito due costruttori simboli di questa tipologia di sorgente: Martin Logan e Magnepan.
Per "Line Source" si intende, anche, una serie di altoparlanti (woofers, midranges e tweeters), posti in successione l'uno sopra l'altro, ossia in linea verticale. Quest'ultima disposizione, però, viene più correttamente denominata "Line Array", ma di fatto realizza una "sorgente lineare", mediante l'utilizzo di più altoparlanti identici. Sempre per fare pubblicità gratuita, i massimi esponenti di questa filosofia sono la Infinity (IRS V) e Mc Intosh (con alcuni diffusori alto gamma).
Ebbene, nel libro l'autore afferma che il "Line Array" composto da altoparlanti magnetodinamici conici od a cupola, si comporta come fosse una "sorgente puntiforme", anziché "lineare". Si tratta di un'opinione palesemente errata, sia dal punto di vista "teorico", che della "percezione sonora".
Dal punto di vista teorico (e tecnico), c'è una gran bella differenza tra le sorgenti:
"puntiforme", "sferica" e "lineare".
Sintetizzando, quella "puntiforme" si caratterizza per l'emissione del suono proveniente de una sorgente dotata di un unico centro di emissione. Facendo altra pubblicità gratuita, un'ottima applicazione della sorgente "puntiforme" è rappresentata dall'altoparlante "Dual Concentric" della Tannoy. In questo, i centri delle due sorgenti di emissione, woofer e tweeter, coincidono perfettamente, poiché il tweeter è infilato dentro il woofer.
La sorgente "sferica", invece, si caratterizza per una irradiazione del suono a 360°. Immaginate una pallina da tennis "sospesa in aria", che irradia suoni in ogni direzione e con la stessa intensità. Mi piacerebbe tanto partecipare allo studio e sviluppo di un simile altoparlante. Se ricordate l'articolo pubblicato su CHF n. 36 del 1998, dedicato all'attualissimo "Reference System", ipotizzavo la possibilità di due "elettrodi" posti ad una certa distanza, che con scariche elettriche "ionizzavano" l'aria circostante, generando suoni attraverso un "plasma" di forma sferica. Fantascienza...
Da ciò si evince senza alcun dubbio, che una disposizione in successione verticale di una serie di identici altoparlanti, non può essere assolutamente considerata o assimilata nel comportamento, ad una "sorgente puntiforme"; nemmeno nel caso non vi sia una emissione posteriore da parte degli stessi. Infatti, viene denominata "Line Array": sorgente lineare composta da una pluralità di altoparlanti identici, disposti in linea verticale.
La prova inoppugnabile, è fornita anche dalla "percezione sonora". Sia i diffusori acustici "Line Source", che i "Line Array", possiedono la caratteristica comune e distintiva, di suonare sempre più piano man mano che ci si avvicina a questi. La sorgente "puntiforme", invece, si comporta all'opposto.
Questo fenomeno fisico, accade perché entrambe le sorgenti "lineari", "focalizzano" la loro emissione più in avanti (o più lontano), rispetto alla sorgente "puntiforme". Lo conferma anche l'attenuazione sonora: mentre la pressione acustica della sorgente "puntiforme" decresce di 3 dB al raddoppio della distanza, in quella "lineare", fino ad una certa distanza, l'attenuazione di 3 dB avviene al quadrato della distanza. Ne consegue che la sorgente "Line Array" non si comporta mai come una sorgente "puntiforme", sotto tutti i punti di vista.
È questo uno dei motivi per cui i diffusori acustici a sorgente "lineare", grazie anche all'emissione a dipolo (o mista dipolo/bipolo), ricreano una bella "immagine olografica" della scena sonora, anche per punti di ascolto laterali, ma non troppo, a quello centrale.
Secondo episodio
Da diversi anni succede che simpatici e perditempo personaggi, citano il mio nome su internet. Lo scopo è quello di mettersi in evidenza e, quindi, farsi pubblicità. La tecnica, però, è sempre la stessa: scrivere qualcosa su di me, senza avvisarmi, né darmi diritto di replica, per il solo scopo di screditare me ed il mio
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