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GLI EDITORIALI | 2016

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EDITORIALI | 2016

GLI EDITORIALI
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2016

La Grande Illusione

EDITORIALE N. 1/2016

LA GRANDE ILLUSIONE


La nostra "Trilogia" di opere relativa alla lunga sperimentazione iniziata nel 2000, sui diversi processi di masterizzazione digitale, ha riscosso un tiepido successo di interesse e di vendita.

È un fatto strano, poiché tutta la sperimentazione, effettuata secondo standards qualitativi, ha portato a degli sviluppi eclatanti ed inattesi, importanti anche ai fini della pura ricerca e comprensione dei fenomeni. Ma non è affatto strano, se si entra nella squallida mentalità del falso audiofilo, che al solo scopo di evitare la fatica della lettura e del ragionamento, è più incline vero le ipotesi alla moda e/o ampiamente seguite dalle "pecore", anche non aderenti alla verità dei fatti: "Meglio ripetere ciò che altri affermano, che faticare nei ragionamenti", il suo motto.

È anche probabile, che il possibile acquirente della "Trilogia", abbia pensato alla complessità e comprensione di astruse formule e complicati calcoli matematici, desistendo dall'acquisto. I numerosi acquirenti dei miei libri, sanno benissimo che questi sono scritti in modo da facilitarne la comprensione a tutti. Per cui esorto i dubbiosi a procedere all'acquisto!

Certamente, i miei libri non si limitano al solito: "Ho ascoltato … ed ho capito…". È, infatti, giunto il momento di finirla con l'eterno contrasto tra la "tecnica senza ascolto" e l'"ascolto senza tecnica". Lo sostengo da anni ed è questa la causa principale della rovina della vera alta fedeltà, sostituita da ipotesi e teorie non corrette, diffuse ad arte in rete dagli spacciatori di fesserie.

La sperimentazione effettuata in circa 14 anni descritta in questa "Trilogia", non si ferma alla sola masterizzazione. Sono stati abbracciati diversi temi, tra cui il flagello attualmente di moda: la "Musica Liquida".

Se più Audiofili avessero acquistato le copie di queste tre monografie (
da poco riunite in un'unica Trilogia), ci sarebbe una maggiore consapevolezza di cosa intenda per "flagello". Questo si riferisce alla osservazione che, più la moda del momento alimenta la musica "liquida", più sarà difficile che l'audio di qualità sopravvivrà in futuro.

Dalla lettura della "Trilogia" si evince che la musica liquida altro non è che una "Grande Illusione". Sembra il titolo di un grande film del 1937, ma in realtà si tratta solo della verità nuda e cruda: una grande illusione, appunto, alimentata dalla scarsa conoscenza generale degli argomenti, soprattutto da parte di coloro che si professano "esperti" su questo argomento.

Facciamo chiarezza. Innanzitutto, il termine "Musica Liquida". L'ho già analizzato in un precedente editoriale. Tutti ne parlano come se si aprisse il rubinetto dell'acqua ed uscisse della musica… Questo esempio figurato, serve per comprendere meglio le caratteristiche della "liquidità". Questa viene associata al fatto che il file musicale viaggia in rete, come se quest'ultima fosse composta da una serie di tubature, dove al posto dell'acqua vi scorrono le informazioni digitali, che alla fine del viaggio vengono visualizzate in tutti i PC del mondo. Fin qui, tutto bene. Il problema principale è che, sia nel punto di partenza, che in quello di arrivo, il file musicale è memorizzato in un supporto fisico idoneo: hard disk, pennino USB, eccetera. Ossia, più che liquida si tratta di "Musica Solida", con la conseguenza che questa soggiace alle "regole della masterizzazione". Punto!

È questo il primo errore dei sostenitori.
La musica contenuta in un supporto "solido", segue sempre le regole della corretta masterizzazione. Infatti, l'unica ipotesi corretta di musica "liquida", si ha nella condizione di trasmissione in "diretta" di un evento live. Ciò a patto che non vi sia lungo il tragitto dal punto di trasmissione a quello di ricezione, una qualsiasi forma di memorizzazione dei dati digitali. È proprio la memorizzazione in un supporto fisico, che indica la differenza tra l'aleatoria musica "liquida" e l'onnipresente musica "solida". A nulla, quindi, vale l'ipotesi del "viaggio" in rete, per modificare la realtà tecnica e giustificarne la "liquidità".

Detto ciò, in cosa consiste la "Grande Illusione"?
L'illusione predominante consiste nel considerare detti files musicali, sia ad alta qualità sonora, che ad alta risoluzione. Per far sì che tutti comprendano l'argomento ed anche allo scopo di ben sintetizzarlo (
per l'approfondimento, vi rinvio alla lettura della Trilogia), ho preparato una sequenza sintetica, in cui sono rappresentate le diverse caratteristiche relative a questo argomento.

  • Nessuna etichetta discografica mette a disposizione degli internauti il suono del "master originale". Ciò perché, se ad esempio tra 20 anni venisse sviluppato un nuovo supporto digitale di ancor più alta risoluzione, la casa discografica trasferirà il suono del master originale nel nuovo supporto digitale, vendendolo al pubblico.

  • Nessuna casa discografica, mette gratuitamente a disposizione degli utenti di internet, un file musicale di alta qualità sonora adatto per la "navigazione", nemmeno a pagamento.
  • Per avere il suono del master originale distribuibile in rete, occorre andarlo a rubare nella sede della casa discografica. Ma si tratta di operazione inutile, poiché…
  • Al momento della nascita del CD e dei successivi supporti a lettura ottica, è stato sviluppato un sistema di files audio, non compatibili con i tutti i programmi di personal computer. Per questo motivo, non è possibile effettuare il copia/incolla dei files audio contenuti nei supporti a lettura ottica.
  • Grazie a questa incompatibilità, è sempre necessaria l'"estrazione" dei files audio contenuti nei master digitali originali e dischi a lettura ottica.
  • L'impossibilità del copia/incolla, fa sì che il processo di estrazione avviene sempre in "riduzione" della qualità sonora, anche utilizzando le "migliori" tecniche e programmi consigliati da tutti i venditori e sostenitori sparsi in tutto il mondo!
  • Da ciò consegue che tutti i files estratti e memorizzati nei PC, oltre a seguire le regole sulla corretta masterizzazione, suonano sempre male o differentemente dagli originali.
  • Qualsiasi tecnica venga utilizzata per estrarre dal presunto master originale o, meglio, dai dischi originali a lettura ottica, è sempre effettuata in "riduzione".
  • Anche ipotizzando l'utilizzo dei files musicali estratti per l'uso in PC, senza ritrasformarli per riversarli nei dischi a lettura ottica, il suono è quello tipico del file estratto in riduzione e convertito in altro. 
  • La risoluzione attualmente effettiva è di circa 20 bit. Ci sono voluti decenni prima di arrivarci e tanti anni ce ne vorranno prima di raggiungere i 24 bit.
  • Anche ipotizzando l'utilizzo di PC con tecnica di calcolo a 32 o 64 bit, la risoluzione effettiva è quella di circa 20 bit, poiché non è possibile incrementare la risoluzione originale teorica di un files audio, ma solamente la qualità della manipolazione, del riversamento o dell'estrazione, la quale sarà sempre in riduzione qualora si tratti di un formato per PC.
  • Anche ipotizzando la migliore forma di estrazione, la trasformazione in file compressi privi di perdite è sempre effettuata l'estrazione in riduzione della qualità sonora rispetto all'originale.

Eccetera, eccetera. Tutto ciò lo dice la tecnica pura, suffragata da prove di ascolto di confronto tra l'originale ed il file "estratto" di qualsiasi natura. Qualsiasi altra ipotesi non appena contemplata, si scontra sempre con la realtà tecnica dell'estrazione in riduzione. Ciò perché le estensioni dei files audio contenuti nel master originale e nei dischi a lettura ottica, sono sempre incompatibili con i PC e cosa differente rispetto alle estensioni degli innumerevoli files audio viaggianti in rete e memorizzati nei PC.

Se si continua ad alimentare questa "grande illusione", le industrie discografiche, i costruttori dei convertitori e quelli dei lettori digitali, non avranno più alcun interesse a sviluppare nuove tecnologie e prodotti. Ciò segnerà l'arresto dello sviluppo dell'audio digitale, poiché qualsiasi avanzamento tecnologico deve fornire un sicuro rientro economico. Il fatto che quasi nessuno si accorga che il suono del file originale è sempre migliore di quello estratto, è un ottimo indizio per fare arrestare lo sviluppo tecnologico. Se ciò accadesse, in futuro sarà fatto un passo indietro nella qualità delle sorgenti digitali, vanificando gli sforzi di tutti coloro che si sono impegnati per lo sviluppo di nuove tecnologie, che hanno portato all'avvento nel 2000 del digitale ad alta risoluzione ed alla successiva invenzione del Blu-ray Disc. È grazie al digitale ad alta risoluzione, che è stata raggiunta una qualità sonora ancora oggi insuperata, ma che con l'avvento della grande illusione della musica "liquida" è rimasta ferma al 2000.   

Francesco Piccione

P.S.
Qualsiasi forma di estrazione avente lo scopo di diffondere gratuitamente il file in rete è un reato di pirateria e chi lo compie è solo un criminale, non certo Robin Hood! Lo dice la legge. Le sanzioni per i trasgressori sono così salate, da consentire l'acquisto di una casa, oltre quella della detenzione in carcere. Molti giovani hanno rovinato se stessi e le loro famiglie, per ciò che loro considerano un puro divertimento e/o una forma corretta di diffusione della cultura e/o una ritorsione per ideali imbelli. 

 

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