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La nostra "Trilogia" di opere relativa alla lunga sperimentazione iniziata nel 2000, sui diversi processi di masterizzazione digitale, ha riscosso un tiepido successo di interesse e di vendita.
È un fatto strano, poiché tutta la sperimentazione, effettuata secondo standards qualitativi, ha portato a degli sviluppi eclatanti ed inattesi, importanti anche ai fini della pura ricerca e comprensione dei fenomeni. Ma non è affatto strano, se si entra nella squallida mentalità del falso audiofilo, che al solo scopo di evitare la fatica della lettura e del ragionamento, è più incline vero le ipotesi alla moda e/o ampiamente seguite dalle "pecore", anche non aderenti alla verità dei fatti: "Meglio ripetere ciò che altri affermano, che faticare nei ragionamenti", il suo motto.
È anche probabile, che il possibile acquirente della "Trilogia", abbia pensato alla complessità e comprensione di astruse formule e complicati calcoli matematici, desistendo dall'acquisto. I numerosi acquirenti dei miei libri, sanno benissimo che questi sono scritti in modo da facilitarne la comprensione a tutti. Per cui esorto i dubbiosi a procedere all'acquisto!
Certamente, i miei libri non si limitano al solito: "Ho ascoltato … ed ho capito…". È, infatti, giunto il momento di finirla con l'eterno contrasto tra la "tecnica senza ascolto" e l'"ascolto senza tecnica". Lo sostengo da anni ed è questa la causa principale della rovina della vera alta fedeltà, sostituita da ipotesi e teorie non corrette, diffuse ad arte in rete dagli spacciatori di fesserie.
La sperimentazione effettuata in circa 14 anni descritta in questa "Trilogia", non si ferma alla sola masterizzazione. Sono stati abbracciati diversi temi, tra cui il flagello attualmente di moda: la "Musica Liquida".
Se più Audiofili avessero acquistato le copie di queste tre monografie (da poco riunite in un'unica Trilogia), ci sarebbe una maggiore consapevolezza di cosa intenda per "flagello". Questo si riferisce alla osservazione che, più la moda del momento alimenta la musica "liquida", più sarà difficile che l'audio di qualità sopravvivrà in futuro.
Dalla lettura della "Trilogia" si evince che la musica liquida altro non è che una "Grande Illusione". Sembra il titolo di un grande film del 1937, ma in realtà si tratta solo della verità nuda e cruda: una grande illusione, appunto, alimentata dalla scarsa conoscenza generale degli argomenti, soprattutto da parte di coloro che si professano "esperti" su questo argomento.
Facciamo chiarezza. Innanzitutto, il termine "Musica Liquida". L'ho già analizzato in un precedente editoriale. Tutti ne parlano come se si aprisse il rubinetto dell'acqua ed uscisse della musica… Questo esempio figurato, serve per comprendere meglio le caratteristiche della "liquidità". Questa viene associata al fatto che il file musicale viaggia in rete, come se quest'ultima fosse composta da una serie di tubature, dove al posto dell'acqua vi scorrono le informazioni digitali, che alla fine del viaggio vengono visualizzate in tutti i PC del mondo. Fin qui, tutto bene. Il problema principale è che, sia nel punto di partenza, che in quello di arrivo, il file musicale è memorizzato in un supporto fisico idoneo: hard disk, pennino USB, eccetera. Ossia, più che liquida si tratta di "Musica Solida", con la conseguenza che questa soggiace alle "regole della masterizzazione". Punto!
È questo il primo errore dei sostenitori. La musica contenuta in un supporto "solido", segue sempre le regole della corretta masterizzazione. Infatti, l'unica ipotesi corretta di musica "liquida", si ha nella condizione di trasmissione in "diretta" di un evento live. Ciò a patto che non vi sia lungo il tragitto dal punto di trasmissione a quello di ricezione, una qualsiasi forma di memorizzazione dei dati digitali. È proprio la memorizzazione in un supporto fisico, che indica la differenza tra l'aleatoria musica "liquida" e l'onnipresente musica "solida". A nulla, quindi, vale l'ipotesi del "viaggio" in rete, per modificare la realtà tecnica e giustificarne la "liquidità".
Detto ciò, in cosa consiste la "Grande Illusione"? L'illusione predominante consiste nel considerare detti files musicali, sia ad alta qualità sonora, che ad alta risoluzione. Per far sì che tutti comprendano l'argomento ed anche allo scopo di ben sintetizzarlo (per l'approfondimento, vi rinvio alla lettura della Trilogia), ho preparato una sequenza sintetica, in cui sono rappresentate le diverse caratteristiche relative a questo argomento.
Nessuna etichetta discografica mette a disposizione degli internauti il suono del "master originale". Ciò perché, se ad esempio tra 20 anni venisse sviluppato un nuovo supporto digitale di ancor più alta risoluzione, la casa discografica trasferirà il suono del master originale nel nuovo supporto digitale, vendendolo al pubblico.
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