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Un fatto sorprendete e straordinario, legato ad uno dei due brevetti, il n. 1.415.104, è quello di essere stato il primo al mondo a dimostrare l'esistenza della "teoria degli elettroni ciccioni e fannulloni".
I miei numerosi detrattori, che ormai si sono rintanati all'interno delle loro nullità, al sentire questa teoria, tenderebbero a ritornare in attività. Chiaramente, il titolo della teoria prende le mosse dalla maggiore comunicabilità verso il pubblico, ma il brevetto e la sua teoria, poggiano su basi scientifiche.
Nessuno prima di me ha mai ottenuto un brevetto, fondato sulla possibilità di incrementare l'efficienza di trasmissione e trasformazione dell'energia elettrica e, contestualmente, il "risparmio" della stessa. Nessuno prima di me, aveva mai preso in considerazione una simile realtà scientifica, ossia l'ipotesi che il comportamento della trasmissione e trasformazione dell'energia, potesse essere migliorato mediante un metodo, procedimento o processo, ben organizzato.
Se per l'altro brevetto (1.415.894) se ne comprende l'importanza storica, su questo il pubblico l'ha considerato come una "genialata", un colpo di genio. Anche in questo caso, il metodo di ricerca utilizzato per addivenire a questa straordinaria scoperta, è atipico: l'utilizzo delle variazioni sonore, per il processo di comprensione delle variazioni di comportamento del flusso di energia.
Chiaramente, ci sarà sempre qualcuno che obietterà su tale metodo, anche se la massima esperienza di costui è stata quella di mangiare un panino con patatine fritte. Recentemente ho scoperto che questa tipologia metodologica, però, non è unica nel campo della ricerca. Uno scienziato, ad esempio, ha elaborato un metodo di calcolo delle dimensioni delle stelle, mediante l'ascolto del suo "suono" o "impronta sonora". Si tratta di una metodologia fantastica ed efficace, che consente di risparmiare milioni di dollari in costose apparecchiature, per addivenire agli stessi risultati.
Il solito "nullateorico" affermerebbe che non si tratta della stessa cosa, paragonare le
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