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2006

EDITORIALE N. 2/2006

ALTOLA'!
Di Francesco Piccione

Recentemente ho assistito ad un confronto tra un convertitore digitale da 600 euro super accessoriato ed una sezione interna di un lettore digitale dal costo di 2.000,00 euro.

Questo convertitore è a dir poco osannato in internet.
Caio afferma che si tratta di un oggetto entusiasmante; Sempronio, riferendosi a Caio, sottolinea che ha altri punti di forza; Tizio, citando i primi due, aggiunge che si tratta di qualcosa di non comune, lanciando il termine Hi-End; e così via, intervento dopo intervento. Mi viene il sospetto che si trattino della stessa persona o di un gruppo organizzato…

Ad un certo punto interviene Giosuè! "Altolà! Guardate che questo coso, dal costo di circa 600 euro, non è granché, certamente non è Hi-End!". Ovviamente, dopo decine di interventi positivi, tutti sono andati addosso a costui, offesi nella loro intimità: "Non ne capisce un'acca di HIFI; incompetente; sordo; venduto" gli epiteti lanciati dalle pecore. Giosuè, come è venuto se n'è andato.

E' la stessa cosa che succede quando qualcuno entra in una "compagnia" ("comitiva" a SR).
Se la compagnia è caratterizzata da "coatti", è chiaro che se il nuovo entrato è un tipo raffinato e colto, non rimarrà a lungo.
Similarmente succede in internet! Tutti parlano e partecipano, richiamando altri, magari "Autorevoli" ignari, a sostegno delle loro tesi. Nel gruppo di aggiungeranno altri partecipanti, ma solo d'accordo con la tesi sostenuta. Se qualcuno interviene con una tesi contraria, per questo gruppo è impossibile che possa avere ragione, per il solo fatto che è l'unico (o uno dei pochi) a sostenere la tesi contraria. Il bello è che Giosuè ha ragione, ma non viene ascoltato perché gli altri, perché in tanti, si sono dati la patente di "veridicità delle affermazioni".

Il nostro lettore, quindi, incuriosito dalla reputazione di questo oggetto, m'invita per essere presente al confronto. Sono d'accordo sul confronto, anche perché sono curioso di sapere come se la cava la sezione digitale interna di un lettore da 2.000,00 euro. L'impianto utilizzato per il confronto è di ottima qualità, secondo le mie "direttive".

Il convertitore viene collegato ad un ingresso dell'amplificatore, mentre il lettore integrato viene collegato all'altro ingresso attiguo, in modo che con un semplice movimento del selettore di ingressi, si possa fare un cambio immediato. Il convertitore è poi collegato all'uscita digitale coassiale del lettore digitale. Ovviamente, vengono utilizzati diversi cavi, incrociati tra loro; l'impianto viene riscaldato per diverse ore; viene ascoltata musica per un'ora prima di iniziare il confronto. Al convertitore, inoltre, viene rimosso il telaio di copertura, così come consigliato dalle "pecore internaute", che sostengono che così suona meglio. . Noi in più. Poniamo entrambi gli apparecchi sui nostri supporti, in modo da eliminare l'influenza del "suono" del tavolino.

Alla fine, come volevasi dimostrare, il confronto è impari!
Il lettore integrato suona, mentre il convertitore esterno no. Non si tratta di errato interfacciamento con la meccanica, poiché l'oggetto suona identicamente sia con altri cavi coassiali digitali, compreso quello sconsigliatissimo dalle "pecore internaute", sia con altra meccanica di lettura, con caricamento dall'alto (che ovviamente, non è il Naim CDI, visto che non ha l'uscita digitale). La differenza sonora è tale, che il convertitore perde persino in musicalità: incredibile come riesce a mortificare qualsiasi forma di interpretazione e nuances della musica. Già, questo è il suo punto di forza: rovinare la musica. Inutile scendere nei dettagli dei singoli parametri Audiofili.

Il nostro lettore ha impiegato un decimo di secondo per ammettere la disfatta di questo convertitore.
Si chiede, però, come mai ne parlano così bene. La risposta è semplicissima: si ci convince solo di ciò che si vuole! La convinzione che per 600 euro si possa acquistare un oggetto "trascendentale" è più forte di ogni logica. Una serie infinita di siti e sitini aventi funzioni di "riviste" (
così vorrebbero…), forum o altro, non ha fatto altro che distruggere le basi solide del buon suono, che erano state faticosamente costruite dopo il disastro dell'era dei rack giapponesi. Una serie infinita di soggetti che affermano la stessa cosa, non fa la verità!

Francesco S. Piccione

 

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