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GLI EDITORIALI | 2006

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2006

EDITORIALE N. 1/2006

PROBLEMA MUSICA LIQUIDA
Di Francesco Piccione

Conoscete già la mia posizione nei confronti della qualità supporti in cui viene registrata la musica.
Questa è di sostenimento al digitale ad alta risoluzione (SACD, DVD-A, Blu Ray Disc) e considero di buona qualità i CD, LP, DAT e Registratori a Bobine.

Rispetto ai primi anni del 2000, la situazione relativamente al settore dell'alta fedeltà e della sua evoluzione è cambiata. Se da un lato, si sta assistendo al ritorno dell'analogico, dall'altro non vi è stata l'affermazione del digitale ad alta risoluzione. Ciò non perché, come molti affermano, l'analogico sia superiore al digitale ad alta risoluzione, ma semplicemente perché si è maggiormente diffusa la musica scaricabile da internet.

Questo fatto ha causato il notevole rallentamento della diffusione dei supporti in digitale ad alta risoluzione, quando, invece per converso, sarebbe stata un'ottima occasione per
l'affermazione della musica registrata in alta risoluzione, contrapposta alla bassa risoluzione della musica scaricabile. In sostanza, si p persa l'occasione da parte delle case discografiche e dei colossi industriali, di diffondere la cultura della qualità, della purezza della registrazione in alta risoluzione.

Nella nostra sperimentazione sulla qualità della masterizzazione, si evidenzia che la mancata spinta alla promozione del digitale ad alta risoluzione, come supporto di pura qualità, è stata un'occasione perduta per l'industria discografica, per l'evoluzione della qualità della riproduzione del suono e per gli Audiofili. Certamente, un passo indietro nella storia dell'Alta Fedeltà.

Notevole influenza al rallentamento, l'ha avuto anche l'avvento del
Blu Ray Disc.
Questo sistema ha sancito la fine del
DVD Video con il suo audio compresso, sostituendolo con un video a maggiore risoluzione (1080 minimo) ed audio PCM. Sul fronte audio, però, non vi è stato alcun accordo, ma sembra che lo standard sarà il medesimo del DVD-A ossia PCM a 24 bit e 192 kHz.
Attualmente, la risoluzione massima consentita dallo stato della tecnica è di quasi 22 bit, nulla a che vedere con le voci circolanti di fantasmagorici 32 e 64 bit. Per cui sia il SACD che il DVD-A non possono essere considerati dei "colli di bottiglia". Inoltre, hanno ulteriore possibilità di sviluppo, semplicemente eliminando lo spazio destinato all'audio multicanale, per utilizzarlo per l'audio stereo a maggiore risoluzione, quando lo stato della tecnica lo consentirà. 

Questa rimarrà come oggi per qualche decennio, a meno di rivoluzioni nella costruzione meccanica dei convertitori. Pertanto, i prossimi Blu Ray Audio altro non saranno che gli attuali DVD Audio, ossia a 24 Bit e 192 kHz (o 384) di frequenza di campionamento. Quindi, nessuna rivoluzione con il Blu Ray dal punto di vista audio, ma solo con il video, con risoluzione maggiore e l' multicanale non compresso. L'importante è che si decidano a promuovere in grande stile l'audio ad alta risoluzione.

Tutto ciò potrebbe subire una definitiva battuta di arresto dall'affermazione della musica scaricabile da internet, detta erroneamente "liquida"! Se ciò accadesse, sarebbe la fine del modo di usufruire musica così come noi lo conosciamo: mediante l'ascolto di dischi: LP, CD, SACD, DVD-Audio e BR-Audio
Lo scenario ipotizzato nell'immediato futuro, potrebbe basarsi sull'utilizzo del PC come sorgente audio, in cui sarà immagazzinata i files musicali scaricati da Internet. Nella sostanza il PC diverrebbe un grosso data base, grazie alla capacità di immagazzinamento dei futuri Hard Disc, mettendo la parola fine ai supporti fisici.

La nostra sperimentazione sulla
Masterizzazione Audio, pone l'accento sull'effettivo problema di qualità dei file audio, almeno con riferimento al master originale. Il fatto che la musica scaricabile sia appoggiata da qualche etichetta discografica e da alcune molte testate audio specializzate, non è una forma di autenticazione automatica di qualità conforme all'originale contenuto in un supporto stampato in modo professionali.

Se si comprendono li interessi commerciali posti ad affermare la diffusione della futura musica "liquida", occorre chiedersi se ciò non sarà un boomerang che si ritorcerà contro il sistema discografico. Potrebbe succedere che, nel momento in cui lo stato della tecnica consentirà lo scarico in tempi accettabili di files musicali in formato CD, non si diffonda la possibilità di scaricarli gratis, ponendo fine al mercato discografico dei supporti di qualità. Una volta che le Majors non hanno investito nel concetto e cultura della qualità, tra 20 anni non interesserà a nessuno ascoltare musica tramite supporti di alta qualità.

Francesco S. Piccione

 

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