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2004

EDITORIALE N. 7/2004

IL DIFFUSORE ACUSTICO IDEALE
Di Francesco Piccione

Negli scorsi editoriali vi ho portato a conoscenza dei limiti nel funzionamento degli altoparlanti e dei possibili rimedi. Adesso siamo in grado di tracciare l'identikit del nostro ideale diffusore acustico, adatto per una riproduzione di alta qualità.

Queste le sue caratteristiche:

1. un
sistema a tre vie minimo, di medie dimensioni, ad ampia banda passante, dalla sensibilità medio alta; 
2.
costruzione del mobile curata contro l'insorgenza di vibrazioni e risonanze, possibilmente con mobili separati per la gamma bassa e quella medio-alta.
3. un
subwoofer attivo (o coppia di sub) da utilizzare in unione al sistema principale, per integrare, rafforzare o sopperire  alla mancanza della riproduzione della prima ottava 16-32 Hz.

Queste caratteristiche vi possono essere utili, non solo per la scelta di nuovi diffusori acustici, ma anche per integrare il sistema esistente. Seguendo queste regole entrerete in possesso di un sistema di diffusione del suono di classe Esoterica o HI-End.

Abbiamo, inoltre, individuato nel
subwoofer attivo un valido oggetto per poter migliorare tutti i diffusori di media qualità, con un minimo di 3 vie, tranne rarissime eccezioni.
La motivazione dell'inserimento del sub in una catena audio, risiede nella necessità di ampliare la banda audio verso la gamma bassa, settore di frequenze difficile da riprodurre, a causa della necessità di ricorrere ad ingombri notevoli dei mobili e woofer.

Spesso la differenza tra due diffusori della stessa casa costruttrice o tra un diffusore hi-end ed uno di alta qualità esoterica, risiede soprattutto nell'emissione della gamma bassa, più corposa e presente. Ciò permette ai diffusori di districarsi maggiormente nei pieni orchestrali e di restituire un timbro più veritiero e naturale. In gamma bassa, inoltre, risiedono un gran numero di informazioni ambientali, la cui restituzione permette di rendere maggiormente realistica la riproduzione della musica.

Relativamente alla
qualità della gamma medio-alta, spesso non basta aggiungere un supertweeter, magari amplificandolo con un suo amplificatore. Occorre sostituire il diffusore. Tale sostituzione comporterà un esborso economico notevolmente superiore all'acquisto del sub attivo. Magari, acquistando i nuovi diffusori, la

gamma medio-alta migliorerà, ma se i bassi rimarranno uguali o simili alla situazione precedente, vi ritroverete nella stessa precedente situazione.

Quali diffusori acustici scartare o prendere in considerazione?
Innanzitutto, occorre scartare il minidiffusore a due vie. Il ragionamento tecnico effettuato in questa serie di editoriali, lo rende più adatto a svolgere funzioni non hifi, qualsiasi sia il suo costo. E' più adatto per l'audio del personal computer, per l'hifi car, come diffusore del canale posteriore in un sistema HT o audio multicanale.

Discorso a parte meritano alcune tipologie di diffusori.
Tra questi, gli
elettrostatici e gli isodinamici a gamma intera (o larga banda). Per costoro si applica perfettamente quanto sinora detto sui limiti degli altoparlanti. Data la particolarità dell'altoparlante, specie se di grandi dimensioni, non possiamo applicare alla lettera quanto detto. Inoltre sono adatti per essere migliorati con l'inserimento del subwoofer attivo e, perché no, anche con l'aggiunta di un supertweeter.
Un altro sistema che esula da questo discorso, è rappresentato dalla
Tannoy, in particolare i suoi diffusori della serie Prestige. Questi diffusori, pur a due vie, sono realizzati secondo le leggi della Fisica, sono ad alta sensibilità ed utilizzano woofer di generose dimensioni sino ai 38 cm di diametro.

In definitiva il bocciato senza possibilità di appello è il classico minidiffusore a due vie, oggetto da considerare non hifi.
I pochi casi di diffusori diversi dai tre vie minimo, che consideriamo di accesso al mondo dell'alta fedeltà di qualità, sono tutti elencati nel nostro Standard Minimo.

Per il resto, mi auguro che ritorni l'impulso (e la capacità) a progettare e realizzare diffusori acustici da pavimento di alto livello qualitativo, secondo leggi della Fisica, come si realizzavano negli anni Ottanta.
Mi auguro che torni lo studio serio della tecnica dei diffusori, l'ascolto e lo studio della musica dal vivo non amplificata, la conoscenza diretta degli strumenti musicali, insomma un po' di cultura …

Francesco S. Piccione

 

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