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GLI EDITORIALI | 2004

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2004

EDITORIALE N. 6/2004

I RIMEDI AL SUPERAMENTO DEI LIMITI
Di Francesco Piccione

Nei due precedenti editoriali, abbiamo accertato che tutti gli altoparlanti hanno dei limiti, dovuti alle loro caratteristiche elettromeccaniche, che incidono sulla risposta in frequenza e sulla potenza acustica.
Adesso analizziamo gli eventuali rimedi, fatto che ci consentirà di approfondire meglio la conoscenza degli altoparlanti e, quindi, il nostro approccio nella loro valutazione.

Riguardo il limite insito nella gamma di frequenze più basse che un altoparlante può riprodurre, il rimedio possibile è l'utilizzo di uno più adatto, quindi, di maggiori dimensioni.
Vi sono altre possibilità. Una di queste è l'utilizzo di più altoparlanti dalle medesime caratteristiche: la configurazione multipla. Mediante l'aumento della superficie di emissione. Dovuta alla somma delle singole superfici radianti, migliora la forza applicata per muovere il volume d'aria richiesto, di conseguenza la potenza acustica.

Ad esempio, una donna ha maggiori difficoltà, se non impossibilità, di alzare e trasportare 50 Kg rispetto ad un uomo. Lo stesso vale per un altoparlante di 13 cm: questo non potrà spostare materialmente i grandi volumi d'aria necessari per riprodurre le frequenze poste in prossimità della sua frequenza di risonanza, ma un utilizzo multiplo ne favorirà il lavoro. Ad esempio, il basso percussivo, la zona compresa tra 100 e 250 Hz, ne trarrebbe vantaggio, zona più indicata ad un woofer di 20 cm di diametro. 

Toh! Ecco spiegata la necessità dell'inserimento di un nuovo altoparlante nel minidiffusore del nostro lettore.
Assieme ad un 13 cm destinato a riprodurre la gamma media ed al tweeter a cupola da 2,5 cm di diametro, affianchiamo un woofer da 20 cm per riprodurre benissimo i 100 - 500 Hz, oppure farlo spingere sino ai 50 Hz tramite un buon accordo reflex.

Di che cosa avremmo bisogno, se volessimo realizzare un diffusore acustico dalla potenza acustica costante al variare della frequenza? Potremmo aggiungere un altro woofer da 30 cm di diametro, per la riproduzione della gamma 40-100 Hz, portando il diffusore acustico a 4 vie. Ma sarebbe perfetto aggiungere un altro woofer identico da 30 cm, per rafforzare la riproduzione intorno ai 40 Hz; oppure, in alternativa, un altro woofer da 38 cm, specializzato nella riproduzione dei bassi profondi: 10 - 40 Hz. In quest'ultimo caso, avremmo un diffusore acustico 5 vie!
Non è finita! Poiché un tweeter da 2,5 cm di

diametro spesso mostra problemi sopra i 10.000 Hz, aggiungiamo al nostro sistema, un supertweeter da 1 cm di diametro, per coprire la gamma oltre i 20.000 Hz. Totale, ben 6 vie!

Questa è una delle poche strade che portano alla perfezione dei parametri risposta in frequenza e potenza acustica.
Infatti, mentre in gamma alta il rimedio consiste nella qualità costruttiva dell'altoparlante (
membrana leggerissima, assenza di fenomeni di break-up, rifasatori ad ogiva (nei midrange a cono), bobina mobile ultra leggera, eccetera), in gamma bassa le leggi della Fisica impongono la matericità delle forze in gioco: grande superficie di emissione ed elevata escursione della membrana vibrante.

Così è dimostrato in modo inconfutabile, come nella realizzazione di un diffusore acustico si è costretti ad utilizzare diverse tipologie di altoparlanti: subwoofer, woofer, mid-woofer, midrange, mid-tweeter, tweeter e super tweeter. Questa è una regola che non ammette deroghe? E' possibile utilizzare trasduttori in configurazione doppia o multipla, nonché trasduttori dalle elevate caratteristiche elettromeccaniche, portando il diffusore acustico ad un minimo di 3 vie, meglio 4.

I diffusori acustici commerciali progettati al di fuori di queste ottimali caratteristiche, non restituiscono distorsioni udibili (a volte, anche …), ma alterano tanti parametri audiofili, per la cui individuazione occorre una certa esperienza e preparazione. Un minidiffusore, ad esempio, nel momento di riprodurre un pieno orchestrale di musica sinfonica, avrà
"il fiato corto", poca intelligibilità, povertà di armonici, pochissimo impatto. Caratteristiche subito riconoscibili da persone seriamente esperte, soprattutto da coloro che sono abituati ad ascoltare musica, tramite i diffusori acustici di qualità Esoterica e HI-End.

In conclusione, è chiara la
specializzazione dell'emissione degli altoparlanti, sulla base delle loro dimensioni. Tale fatto costringe il progettista serio tenerne conto, se il suo obiettivo è il raggiungimento delle prestazioni allo Stato dell'Arte. Il buon compromesso consiste nel cercare di ridurre il numero delle vie, adottando criteri e soluzioni compatibili con quanto espresso. Compromesso a cui i minidiffusori risultano totalmente estranei, ma in cui rientrano i diffusori utilizzati ad oggi nelle varie sale dei nostri collaboratori.

Francesco S. Piccione

 

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