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EDITORIALE N. 3/2004

IL DIFFUSORE: UN RUOLO FONDAMENTALE
Di Francesco Piccione

Vi sono ancora oggi persone che sostengono che il componente più importante di un sistema audio è la sorgente. Noi sosteniamo, invece, che la sorgente è importante, ma non quanto i diffusori acustici. Questi, in un impianto stereo, sono responsabili al 90% del timbro degli strumenti musicali ed al 100% dell'ampiezza della banda audio riprodotta.

La consapevolezza maggiore di questo teorema, si scorge quando si ascolta un SACD tramite un lettore SACD di basso costo.
Nonostante il costo, l'ampiezza di banda è quella insita nella tecnologia SACD (o DVD-A), mentre la qualità del timbro ne risente. La qualità del suono del SACD, come spiegato nei precedenti editoriali, è strepitosa, superando le prestazioni dei migliori lettori di CD a 16 bit. Questa differenza potrà essere messa in luce, solo utilizzando diffusori acustici aventi una ampia banda passante ed alta risoluzione.

Questa differenza svanirebbe se, invece, si utilizzassero per l'ascolto diffusori acustici mediocri o a limitata banda passante. A nulla servirebbe l'utilizzo di un lettore SACD (o DVD-A) dal costo di migliaia di euro,s e il suono sarà riprodotto da diffusori mediocri e/o limitati.
Solo constatando ciò si spiegherebbe così, perché le altre riviste non abbiano dato il giusto risalto alle prestazioni sonore dei digitale ad alta risoluzione. Mi rifiuto di credere che ciò sia avvenuto per incompetenza dell'intero staff. Penso più alla sottovalutazione del fenomeno, poiché molti recensori possiedono diffusori acustici non all'altezza, spesso dei minidiffusori. Di conseguenza, l'appiattimento delle prestazioni causate dai diffusori acustici scadenti, ostacola l'emergere della differenza qualitativa tra il digitale a 16 Bit e quello ad alta risoluzione in DSD o PCM 24/192. Ciò ha generato anche la confusione di considerare l'audio multicanale del SACD, migliore dell'audio stereo.

L'utilizzo di diffusori acustici scadenti, quindi non di qualità HIFI secondo il nostro metro di misura, è dimostrato anche dalle recensioni dei CD.
Vi sono molti CD che sono registrati con quella che amo definire la registrazione con la

sindrome da minidiffusore. Ascoltando questo genere di registrazione con una coppia di minidiffusori, si apprezza un gradevole senso di musicalità e qualità sonora. Ascoltando lo stesso CD con un impianto di qualità esoterica, ci si accorge che la sua qualità globale rimane la medesima di quella percepita con il minidiffusore, poiché la registrazione non contiene informazioni ulteriori che possono meglio essere evidenziate da un diffusore acustico di migliore qualità. L'assenza della prima ottava (20 - 40 Hz); la bassa quantità di armoniche;  la bassa risoluzione, sono parametri la cui insufficienza non permette di esaltare le prestazioni sonore dei diffusori acustici esoterici o hi-end.

L'appiattimento sonoro della maggior parte dei diffusori in commercio è un fatto tecnico, non una mia fantasia o quella di qualche illusionista. Prima di dare suggerimenti su come migliorare o scegliere il proprio sistema di diffusione del suono, occorre addentrarci nel cuore della tecnica di un diffusore acustico.
Tale approfondimento è necessario, dato che ancora oggi, la maggior parte delle salette audio di una rassegna audio, sono sonorizzate da diffusori più adatti per qualsiasi altra cosa, che per una riproduzione hifi, figuratevi se di qualità Esoterica ed HI-END.

Discorso che approfondiremo nei successivi editoriali, in modo da dare maggiore risalto a ciascun argomento, nell'ottica di renderlo fruibile ai meno esperti. Solo acquisendo un minimo di conoscenze ci sarà possibile comprendere il significato di ruolo fondamentale dei diffusori acustici nella qualità della riproduzione del suono.

Francesco S. Piccione