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L'EVOLUZIONE DELL'AUDIO Parte Seconda Di Francesco Piccione
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei fatti che ci hanno convinto a coniare la distinzione tra l'Alta Fedeltà Antica e quella Moderna.
GLI ANNI OTTANTA
La prima metà degli anni Ottanta sono caratterizzati da una serie di avvenimenti che porteranno a considerare l'intero decennio come il periodo d'oro dell'HIFI.
Innanzitutto, l'avvento dell'Alta Fedeltà Esoterica. La rivista italiana "Stereoplay" con le rubriche "Stereo Best" e "Nova Esoterica" diede un forte impulso a tale accadimento. Il concetto di "Esoterismo" applicato all'hi-fi, fu un vero e proprio escamotage, per poter parlare di hifi di qualità, ossia della qualità della riproduzione del suono. Si tratta di una hifi diversa da quella imperante dei giapponesi e dalla moda della prevalenza delle misura sul suono.
Questa nuova concezione dell'hi-fi dall'elevata qualità sonora, permise la nascita e sviluppo, In Italia e nel Mondo, di una miriade di nuovi costruttori e marchi e la loro giustificazione in un mercato internazionale dominato dai Giapponesi. L'introduzione del termine esoterico nel settore hifi, permise di distinguere l'hifi di massa, consumer o commerciale (cosiddetti elettrodomestici), da una nuova generazione di prodotti, destinati alla riproduzione del suono di qualità.
I marchi Bartolomeo Aloia, Audio Research, Conrad Johnson, Mentmore, Beard, Esoteric Audio Research, Michaelson & Austin e diversi altri, nacquero in quel magico periodo. Altri marchi come Infinity e Tannoy si avvantaggiarono prendendo nuova linfa vitale dal nuovo vento della cultura della qualità della riproduzione del suono. Costruttori come Linn, Mitchel, Ariston e Oracle, contribuirono allo sviluppo del giradischi analogico, proponendo prodotti che passeranno alla storia del giradischi. Tutti questi marchi, tranne Infinity e Tannoy, sono negli anni 70 o 80 e si affermarono nell'epoca d'oro dell'Alta Fedeltà, di cui una buona parte sono sopravvissuti sino ai giorni nostri.
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