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L'EVOLUZIONE DELL'AUDIO Parte Prima Di Francesco Piccione
Nel primo editoriale di quest'anno ho trattato l'esistenza di due tipologie di Alta fedeltà: quella antica e quella moderna. Nella stesura, ho preannunciato che le motivazione di questa nostra posizione, saranno approfondite negli editoriali successivi. Oggi parlerò della storia dell'HI-FI da metà degli anni Settanta.
I DIVERSI PERIODI DELL'HIFI
Appurato l'importanza che hanno i movimenti d'opinione nell'influenza del pensiero degli uomini e di conseguenza anche del corso della storia, adesso cercherò di dividere simbolicamente in diversi periodi la recente storia dell'hifi, prendendo a riferimento le diverse mode che si sono susseguite negli ultimi decenni. Difatti, per un certo periodo va di moda una certa tal cosa e tutti a parlarne bene o male, sin quando non si parlerà di altra tal cosa dimenticando quasi del tutto la precedente. Grazie all'influsso della moda, l'evoluzione dell'hifi può ben essere divisa in determinati periodi. Valvole, stato solido, bassa ed alta controreazione, minidiffusori, minimalismo, esoterismo, tecnicismo, misure, ascolto sono termini che ben possono indicare le diverse epoche che l'hifi ha vissuto dagli albori ad oggi. I periodi presi a riferimento, sono quelli a chi ho diretta testimonianza.
SECONDA META' DEGLI ANNI SETTANTA
Un caro esempio che amo prendere a riferimento, di cui personalmente ne sono stato una giovane vittima, è il periodo della massificazione dell'hifi, ossia della sua diffusione planetaria con l'avvento dei marchi giapponesi che ne hanno abbassato repentinamente il costo di acquisto, rendendolo accessibile ad un gran numero di persone. In precedenza l'hifi era appannaggio esclusivo dei grandi marchi che avevano contribuito al suo sviluppo, marchi come Mc Intosh, Scott, Fisher, Tannoy, JBL, Klipsch, Acoustat, Infinity, Marantz e pochi altri.
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