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2002

EDITORIALE N. 1/2002

L'HI-FI DI ALTA QUALITA'
Di Francesco Piccione

Molti lettori, preoccupati ci hanno scritto chiedendoci le ragioni del calo di pubblicazioni a partire dallo scorso mese di Settembre. A parte i miei problemi di salute, aggravatasi negli ultimi tempi, sono alla ricerca di una nuova sede della redazione, dove potere avere più sale di ascolto. La mancanza di accordo per l'ottenimento di fondi pubblici per lo sviluppo, causato dal fatto che le riviste in Italia non "tirano", mi ha convinto a rallentare i miei ritmi di lavoro.

Nonostante non si ricavi un soldo da quasto lovaro, nel frattempo vi sono le critiche dei soliti nullafacenti.
Ultimamente, parecchi, anche troppi, affermare che HI-FIGUIDE è una rivista faziosa, quindi errata nel concetto.
Chi afferma ciò non ha ancora compreso la nostra filosofia o linea editoriale, che ci rende diversi da tutte le atre riviste o coloro che si frequento del titolo di rivista audio hifi. Questa si concreta nell'affermazione del concetto di destinazione d'uso intriso di qualità. Ad esempio, come specificato più volte, Il termine HI-FI è affibbiato anche ai radioloni portatili. Tale fatto indica la limitazione letterale del termine Alta Fedeltà: è praticamente impossibile che un ragiolone possa emettere un suono HIFI. La conseguenza è che questo temine non garantisce la qualità del suono riprodotto. Viceversa, il termine "Destinazione d'uso", unitariamente al nostro concetto di "Standard Minimo©", sono più confacenti nell'indicare una precisa categoria di prodotti ed accessori auduio: quelli di alta qualità o di Vera HIFI.

Ciò conferisce certezza sulla categoria di suono riprodotto.
Ad esempio, il radiolone fornirà un suono da… radiolone; l'Home Theatre un suono tipico del digitale compresso insito nel sistema HT; l'Alta Fedeltà Esoterica, frutto della simbiosi tra i due elementi sopra specificati, il suono per cui il termine HIFI fu creato agli inizi del secolo passato; infine, lo "Standard Minimo©", la qualità minima possibile in un determinato contesto.

Tale linea editoriale, vincente su tutti i fronti, che ci da la possibilità di parlare di tutto l'audio con cognizione di causa e senza confusione di ruoli e di prestazioni, sarà sempre seguita ed attuata da questa rivista audio specializzata, che a questa deve la sua notevole fortuna. Con assoluta determinazione, anche a scapito della sopravvivenza stessa della rivista.

L'HI-FI di Alta Quualità è il nostro codice genetico.
Basta con affermazioni del tipo: "l'home theatre è perfetto anche per riprodurre il suono dei pianoforti" e altre come: "i minidiffusori sono in grado di restituire la Quinta Sinfonia di Mahler"! Da quando ha cominciato ad esistere HI-FIGUIDE, i nostri affezionati lettori, che leggono anche le altre riviste audio, tenendoci informati sulle loro affermazioni, hanno conseguito una consapevolezza delle loro conoscenze, sino ad ora sconosciuta. Fatto che li ha portati a scovare eventuali magagne contenute in altre recensioni.

Testimonianza indelebile di tale stato di cose, lo si nota, come segnalato da molti nostri lettori, anche negli editoriali delle altre testate. In alcuni casi, persino nel "cambio di rotta", mediante l'adozione di una linea editoriale, che a parole è identica alla nostra (complimenti: se ne sono accorti tutti….). Ne hanno avuto il tempo di adeguarsi… Di ciò ne siamo particolarmente fieri, soprattutto perché a noi interessa che l'hifi vera sopravviva e se ciò deve essere attuato con il proliferare di linee editoriali simili alla nostra, siamo ben lieti.

E' vero, quindi, che HI-FIGUIDE è una rivista faziosa?
A parte che non ne capisco il termine, segno che si tratta dellaq solita affermazine buttata a caso, mi vienen da pensare in modo affermativo, se la faziosità è riferita all'HI-FI di Alta Qualità. In tal caso, siamo puù che faziosi. Siamo ultrà!

Francesco Piccione