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Dove gli Ascoltoni si sono "svergognati" maggiormente, in particolare alcuni critici audio in voga nei tempi passati, è stato nei "preamplificatori passivi". Ve li ricordate? Sono degli oggetti che furono chiamati preamplificatori, quando il termine corretto è quello di "attenuatore". Alcuni di questi oggetti figuravano nelle posizioni più alte di classifiche, blasonate, di prodotti audio. Questi ogetti, sono arrivati a costare anche quattro milioni di lire. Nella sostanza, questi signori giudicavano il suono di fili elettrici che collegavano connettori RCA ad un potenziometro stereo, non sapendo (o facendo finta) che un simile oggetto introdurrà sempre delle alterazioni nel suono, in virtù della resistenza che il potenziometro presenterà verso il finale in corrispondenza della posizione assunta dalla manopola. Un vero preamplificatore, costituisce una stabile interfaccia tra sorgente e finale, facendo sì che le impedenze siano quelle fissate nel capitolato di progetto.
Tali esempi, cosa vogliono affermare, che forse gli Ascoltoni effettuano sempre giudizi sbagliati? No! Il fatto è che tra i Misurini che con le misure trovano delle certezze, e gli Ascoltoni, il ruolo più difficile lo svolgono quest'ultimi. Per essere un ottimo Ascoltone, occorre possedere conoscenze variegate, una sensibilità elevata negli ascolti, conoscenze musicali, spirito di adattamento e capacità di cogliere l'aspetto sonoro; soprattutto, possedere una elevata esperienza di ascolti degli strumenti musicali, coniugata coniugata ad un pissico di conoscenza della tecnica e del suono allo Stato dell'Arte. Per cui, essere un Audiofilo Ascoltone veramente competente non è facile.
Misure o Ascolto? La questione ha sempre stuzzicato il mio interesse. Semplicemente, però, la querelle non esiste; ossia esiste solo perché ciascun gruppo pretende di avere ragione. Non esiste, semplicemente perché è impossibile scindere le misure dall'ascolto. Le une sono complementari all'altro.
Quando si crea un apparecchio audio, si stende un progetto, un altro ed altro ancora. Si fanno esperimenti e si compiono esperienze. Si valuta con apposita strumentazione se l'apparecchio funziona correttamente, o se soddisfa requisiti minimi previsti dal progetto. E' chiaro che in tutto questo procedere, necessariamente vi sono momenti dedicati all'ascolto e scelte attuate sulle risultanze di questi. Un bravo progettista, oltre ad essere un conoscitore delle problematiche legate alla progettazione, deve essere al contempo un bravo tecnico ed audiofilo. Non è facile riscontrarequeste caratteristiche in una sola persona.
Si tratta, quindi, di verificare con strumenti di misura e con verifiche all'ascolto, qual è il giusto equilibrio, ad esempio, tra il valore di controreazione totale, misure e qualità del suono; o stabilire in gamma bassa qual è a parità di diametro del woofer, l'accordo della cassa più adatto a coniugare, estensioe, distorisione e qualità del suono. Eccetera.
Quando i soggetti della diatriba si renderanno conto di essere complementari gli uni con gli altri, quando soprattutto i Misuroni si renderanno conto che madre natura li ha dotati di uno strumento di misura eccezionale, cioè l'udito, tale diatriba cesserà di esistere.
Francesco S. Piccione
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