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Negli anni Ottanta, allo scopo di contrastare la supremazia dei giapponesi, nacque il fenomeno dell'hi-fi esoterica. Successe che alcuni costruttori ed altri nuovi successivi, puntarono la loro produzione sulla qualità del suono. Per distinguerli dai prodotti di massa giapponesi, qualcuno pensò di utilizzare il termine di hifi esoterica. Non so chi per primo ebbe l'idea, ma posso dirvi che la prima volta che lessi questo termine, fu nella rubrica della rivista italiana Stereoplay, con la rubrica dal titolo "Nova Esoterica".
Si creò così una nicchia di mercato dedicata ai piccoli e medi costruttori, che aveva motivo di esistere in quanto offrivano un prodotto totalmente diverso da quello giapponese, puntando soprattutto sulla qualità del suono. Ne conseguì un periodo di prosperità, caratterizzata dall'evoluzione della qualità costruttiva e delle prestazioni, favorito da un'elevata richiesta. E' in questo periodo, che assistiamo alla nascita di molti dei migliori prodotti hi-fi, ancora oggi attuali. Il settore che ebbe uno sviluppo più evidente, fu quello dei diffusori acustici, dove tra gli anni Settanta ed Ottanta, nacquero sistemi ancora oggi tra i migliori mai prodotti.
Purtroppo, ogni epoca è caratterizzata da diverse fasi. Così, mentre negli anni Novanta il sistema digitale conosce uno sviluppo esaltante, la disinformazione, gli interessi economici, gli spazi sempre più ristretti, videro l'affermazione dei minidiffusori: iniziò così la lenta agonia dell'hifi di qualità! La disinformazione arrivò ad un punto tale che causò, inizialmente, l'arresto dell'evoluzione progettuale dei sistemi da pavimento e, successivamente, la mancanza di richieste. Ciò ha portato alla scomparsa o al passaggio di proprietà di molti marchi prestigiosi, la cui produzione, ovviamente, fu dirottata verso altre tipologie.
Il suono stitico dei minidiffusori, ha privato gli audiofili di ricevere emozioni dall'ascolto della musica. Molti, disfacendosi dei loro vecchi diffusori, abbacinati da recensioni improbabili, si resero troppo tardi di avere fatto delle scelte sbagliate, causando disaffezione totale verso la riproduzione della musica, persino verso la musica, generando il mancato ricambio generazionale. Oggi, della Vera HIFI non è rimasto ben poco.
Francesco S. Piccione
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