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Questo fatto positivo, però, si scontra con altri fatti. Il primo è che se i diffusori utilizzati non fossero uguali, la qualità del suono subirebbe delle perdite. Per ovviare a questo inconveniente, occorrerebbe acquistare diffusori identici… con notevole aumento dei costi. A questo punto, tanto vale acquistare una coppia di diffusori più costosa e dalle migliori prestazioni, per ottenere una qualità del suono decisamente maggiore di quella offerta dall'aggiunta del canale posteriore. Anche l'amplificazione dovrebbe essere uguale, per cui vale lo stesso esempio di prima: meglio acquistare un amplificatore più costoso. Ne consegue che nessun sistema multicanale 5+1 del costo complessivo di 7.000.000 di lire potrà mai competere dal punto di vista qualitativo, con un sistema stereo dello stesso prezzo, ben assemblato.
In secondo luogo, occorre considerare la modalità di ascolto di un concerto dal vivo, non amplificato. In questo, il suono si propaga nell'ambiente, provenendo frontalmente all'ascoltatore. E' assente nelle sale da concerto correttamente progettate, alcuna embrionale forma di suono posteriore. Considerate, ad esempio, il fatto che in una sala zeppa di persone, il suono viene assorbito dalle stesse e dall'arredamento presente. Per cui non comprendo assolutamente, a cosa serva il canale posteriore, se non per l'emissione di artificiosità.
Infine, un ostacolo che secondo me alla lunga si rivelerà insormontabile: il fattore di accettazione muliebre (WAF: wife acceptance factor). Le mogli e le donne in genere, mal sopportano una coppia di diffusori alti 75 centimetri, figuratevi 6 diffusori acustici, tra sub, frontale, i due anteriori ed i due posteriori. Se ci si deve accapigliare, tanto vale farlo per sistemi a 4 torri tipo Infinity Beta!
Francesco S. Piccione
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