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MUSICA E PIZZE Di Francesco Piccione
Da diversi anni siamo soliti riunirci settimanalmente per discutere di musica ed hi-fi al cospetto di una bella pizza o di un buon piatto di linguine ai frutti di mare. Ovviamente, cerchiamo sempre locali che della buona cucina ne fanno un culto, ma con prezzi accettabili.
Inutile dirvi le espressioni delle facce che fanno i camerieri quando ci sentono parlare di valvole e di LP, soprattutto quando parliamo di DVD, SACD ed MP3. Dato che preferiamo ritornare dove troviamo maggiore ospitalità e buona cucina, possiamo dire che alcuni camerieri sanno di cosa parliamo; qualcuno tenta anche d'informarsi su alcuni argomenti.
Alcuni incuriositi ci chiedono: "Scusate, ma che rivista è la vostra e dove la trovo?". Quando rispondiamo che esistiamo solamente su internet, nella maggior parte dei casi ci rispondono che non hanno tempo e che non possiedono computer. Cerchiamo allora in questo caso di parlare direttamente con loro, incontro dopo incontro, su questi argomenti.
Abbiamo notato, però, che da qualche tempo a questa parte, alcuni locali dove siamo soliti andare, hanno introdotto il piano bar o il sottofondo musicale mentre "se magna". Il risultato è che adesso quei locali sono pieni di persone ed altrettanto rumorosi, cosicché a stento riusciamo a sentirci. Il tutto condito con pessima cucina. Abbiamo anche constatato che più la musica è ricca di distorsione e più alto è il suo livello acustico, più zeppo è il locale di persone più interessate a ballare che a mangiare bene. La buona cucina è costituita da acuti lancinanti, urli a squarciagola, bassi inesistenti, livelli acustici da discoteca.
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